Doppia carica D’Alfonso: il M5S ricorre in tribunale

Sarà il tribunale de L’Aquila a decidere, come giudice terzo, se Luciano D’Alfonso dovrà lasciare la carica di Presidente della Regione per via della sua elezione in Senato.

Il Gruppo consigliare in Regione del M5S rompe gli indugi e passa decisamente alle vie di fatto dopo quasi due mesi di polemiche intorno alla doppia carica di Luciano D’Alfonso come Presidente della Regione e senatore. A poco é servita, secondo i consiglieri pentastellati, la decisione della Giunta per le elezioni della Regione convocata dal Presidente Di Pangrazio, tra l’altro composta da consiglieri della stessa appartenenza politica del governatore, a poco serve, sempre secondo il M5S, il procedimento di convalida degli eletti in Senato.

“La legge é chiara – riferisce Sara Marcozzi capogruppo del M5S in Regione – ed é sancita dall’art. 122 della Costituzione e dal Regolamento del Consiglio Regionale. D’Alfonso é incompatibile già dal 16 marzo quando é stato dichiarato eletto in Senato.”

Da qui la decisione, piuttosto che ricorrere ad una raccolta firme, di affidarsi ad un legale di fiducia, Isidoro Malandra, per apparecchiare un esposto ad hoc per i giudici del Tribunale de L’Aquila che a questo punto, nel giro di massimo 60 giorni, si pronunceranno in modo inequivocabile:

“A quel punto – spiega ancora la Marcozzi – non sarà più D’Alfonso ad avvalersi di un opzione, ma in caso di sentenza a noi favorevole, la decadenza sarà automatica e d’ufficio.”

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