Decreto sisma licenziato in via definitiva al Senato

Licenziato in via definitiva al Senato il decreto sisma che prevede uno stanziamento di  ulteriori fondi, la “busta paga pesante” ed il blocco aumento pedaggi su A24 e A25 fino ad ottobre 2021. La soddisfazione della senatrice del M5S Gabriella Di Girolamo. Marsilio: “con la fiducia nessuna miglioria”.

“Il decreto sisma, licenziato oggi in via definitiva al Senato, è un provvedimento concreto e che vuole dare sostegno e risposte necessarie alle migliaia di cittadini che da anni vivono nella frustrazione e nel dolore – scrive la Di Girolamo in una nota – Un decreto che include sostegni di natura fiscale, come la restituzione della cosiddetta “busta paga pesante” ridotta del 60%, e un deciso snellimento delle procedure per avviare la ricostruzione, sia per quella pesante sia per quella leggera. Per quanto riguarda la ricostruzione relativa al sisma 2009, le più importanti misure riguardano lo stanziamento di ulteriori 1,5 milioni di euro per il 2020 in favore dei comuni diversi dal capoluogo, e a seguire un contributo di 500mila euro destinato all’Ufficio speciale per la ricostruzione dei comuni del cratere, relativo allo stesso evento sismico. Nella stessa area interveniamo anche per precisare i soggetti deputati alla certificazione prevista nel caso di migliorie o altri interventi difformi e diamo la possibilità a tutti i Borghi del cratere di poter realizzare sia i sottoservizi che le altre opere connesse alla ricostruzione materiale degli edifici abitativi.  Tutte misure cruciali, volte a ridare dignità ai cittadini.  Infine, l’attesa notizia è la proroga della sospensione dell’incremento delle tariffe di pedaggio delle autostrade A24 e A25, fino al 31 ottobre 2021, mantenendo in vigore quelle del 2017 in attesa che si concludano le necessarie verifiche per la sussistenza dei requisiti sulle concessioni delle Autostrade”.

 

MARSILIO: CON LA FIDUCIA NESSUNA MIGLIORIA

”Il Decreto Sisma passa al Senato grazie al voto di fiducia. Una fiducia che viene sempre meno se volgiamo lo sguardo al futuro dei territori abruzzesi colpiti dai terremoti del 2009, del 2016 e del 2017. Il voto di fiducia, infatti, impedirà di apportare alla legge tutte quelle migliorie, non solo utili ma necessarie, per accelerare il processo di ricostruzione, per ridare vigore all’economia, per incentivare la forza attrattiva di nuovi insediamenti industriali e artigianali”. E’ questo il commento del presidente della Regione Marco Marsilio. ”Impossibile riuscire ad ascoltare, e soprattutto comprendere, la voce di chi oggi esulta per questo voto, di chi parla di un passo in avanti determinante dei territori terremotati, dei servizi alle persone terremotate. Non possiamo continuare ad accontentarci delle briciole per poi ripresentarsi puntualmente, con il cappello in mano, dal Presidente del Consiglio come se dovessimo elemosinare quanto ai nostri cittadini dovrebbe spettare di diritto. La questione più scottante è quella riguardante il personale. Nonostante gli impegni, le promesse, la consapevolezza che con l’esiguo materiale umano a disposizione non si potrà dare un impulso e una velocizzazione al disbrigo delle pratiche di ricostruzione, nulla è stato fatto. Importanti emendamenti sono stati respinti nonostante il Governo abbia voluto ascoltare i rappresentanti del territorio. Incontro dove ho spiegato, numeri alla mano, le esigenze per poter parlare di ricostruzione. Bocciato anche l’emendamento sulla ripartizione del personale e delle spese di funzionamento in base ai danni subiti e all’effettivo fabbisogno, e non sulla base di una parametrica ripartizione che penalizza l’Abruzzo. Non è stato nemmeno possibile aumentare da 200 a 300 le unità previste con lo Sblocca Cantieri, a parità di spesa. Personale questo che non è stato ancora assunto perché il Commissario di Governo non ha ancora dato attuazione alla relativa ordinanza dopo sei mesi di attesa”, chiude Marsilio.