Danni grandinate Abruzzo: Testa” Ingiustificabile il no ai risarcimenti”

Il capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio regionale Guerino Testa stigmatizza la decisione del Governo di non riconoscere lo stato di calamità naturale per i danni arrecati in Abruzzo dalla grandinata dello scorso 10 luglio ed auspica un pronto riesame da parte dello Stato.

Il capogruppo Testa in una nota ricorda che la grandinata, seguita da nubifragi ha provocato danni consistenti:auto fortemente danneggiate, parabrezza e vetri infranti, tetti rovinati e divelti con conseguenti evacuazioni di alcune famiglie che sono state ospitate in bed & breakfast.

Nel comunicato stampa si legge: “Prendiamo atto con rammarico del totale disinteresse che i parlamentari del centro sinistra e del Movimento 5 stelle manifestano nei confronti dell’Abruzzo. A fronte dei notevoli danni, causati dagli eventi calamitosi del 10 luglio scorso e quantizzati per 222 milioni di euro ,tra patrimonio  pubblico e privato,  il Governo ha deciso di non riconoscere lo stato di calamità naturale. Nessun risarcimento per i danni subiti dalla nostra regione.

Un provvedimento  incomprensibile, che lascia l’amaro in bocca soprattutto ai numerosi cittadini abruzzesi e alle piccole e medie aziende che contavano su un sicuro  sostegno. E’ stata una eccezionale ondata di mal tempo che ha colpito le zone costiere, senza risparmiare le aree interne, che ha reso necessario l’intervento dei sommozzatori nell’ospedale di Pescara  costretto a  disporre lo stop di alcune ore per gli interventi chirurgici e per altri servizi essenziali, senza contare i molteplici danneggiamenti alle strutture per attività agricole (ed ai raccolti di stagione), produttive e turistiche, alle reti fognarie e alle reti  dei servizi, con conseguente interruzione dell’erogazione di energia elettrica e di acqua potabile. Strade allagate, movimenti franosi e sommersione di piani interrati. Numerose città in tilt, e mentre l’Abruzzo ancora oggi fa la conta dei danni, leccandosi le ferite,  la risposta che arriva dal Governo è inaccettabile ed auspico un pronto riesame da parte dello Stato”.