Custodia rovine Rigopiano: Procura nomina un indagato

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Custodia rovine Rigopiano: Procura nomina un indagato come custode giudiziale del territorio dove sorgeva l’Hotel Rigopiano distrutto da una valanga lo scorso 18 gennaio.

Si tratta del tecnico comunale di Farindola Enrico Colangeli, destinatario di un avviso di garanzia insieme al sindaco Lacchetta, al presidente della Provincia di Pescara Di Marco, il direttore dell’Hotel Bruno Di Tommaso ed i dirigenti della Provincia Paolo D’Incecco e Mauro Di Biase. Con l’ausilio della Polizia Municipale di Farindola Colangeli dovrà supervisionare l’enorme area fino ad oggi sotto presidio H24 da parte dei carabinieri. Una decisione presa a seguito delle sollecitazioni dei carabinieri che per tre mesi, per 24 ore al giorno, anche con condizioni climatiche proibitive, hanno dovuto proteggere l’area posta ancora sotto sequestro, dall’incursione di estranei. La notifica del cambio della guardia venerdì scorso e recapitata a Colangeli nella mattinata di ieri. Già effettuato un primo sopralluogo, ora si dovrà provvedere ad apporre 20 paletti con la scritta “area sottoposta a sequestro è assolutamente vietato l’accesso”. Il provvedimento, per quanto possa essere sottoposto a critiche, in particolare dai parenti delle 29 vittime, é comunque in perfetta linea con il Codice Penale e nello specifico invita Colangeli a compiere tutte la attività di ordinaria conservazione e amministrazione sul bene sequestrato, nonché ad adottare tutte le cautele del caso idonee a evitare che terzi non previamente autorizzati dall’Autorità Giudiziaria- recita la notifica – possano accedere nell’area e nel rudere dell’Hotel Rigopiano ancora in sequestro, o possano in qualunque modo modificare lo stato dei luoghi.