Crisi Comune Chieti: gelo fra Di Primio e Febbo

Per la Giunta Di Primio al Comune di Chieti ultima chiamata il prossimo 17 giugno quando il Consiglio Comunale avrà l’ultima possibilità di approvare il bilancio, in caso contrario tutti a casa.

Questo dopo l’assemblea civica di ieri nella quale ben cinque consiglieri di Forza Italia e dunque della maggioranza, non si sono presentati,  facendo saltare, per mancanza di numero legale, la seduta nella quale si sarebbe dovuto approvare il bilancio. A nulla è servito il tentativo del sindaco  Di Primio di avvalersi, comunque, di 11 consiglieri  di maggioranza e la presenza, comunque, dei consiglieri di opposizione. Alla fine questi ultimi si son guardati bene dal fornire una stampella al primo cittadino costringendo anche i restanti consiglieri di maggioranza ad abbandonare l’aula. Morale della favola se anche lunedì prossimo dovesse venir meno l’approvazione al bilancio, salta l’amministrazione comunale con successiva nomina di un commissario. Alla base del dissidio tra Di Primio ed i consiglieri di Forza Italia la richiesta di dimissioni dell’assessore Carla Di Biase e l’assunzione di 48 precari di Teate Servizi:

“Ci sono in ballo 30 milioni per il rilancio di questa città – afferma al nostro microfono Di Primio – se questi signori, invece che adoperarsi per il bene della collettività e lavorare come ben poco hanno fatto in questi anni, preferiscono seguire beghe personali che si prendano do fronte alla città, le loro responsabilità.”

Sullo sfondo il sospetto che a manovrare i dissidenti ci sia Mauro Febbo, personaggio politico di spicco di Forza Italia a Chieti e al quale i vari Micomonaco, D’Ingiullo, Vitale, Fusilli e Costa sono legati. Chiamato in causa Febbo si limita ad osservare che il suo ruolo di assessore regionale lo impegna H24 su altri fronti più delicati come quello delle tante vertenze lavorative in Abruzzo, ad esempio, ed ha poco tempo per occuparsi delle vicende politiche della città di Chieti, ma a precisa domanda risponde:

“Credo che questi consiglieri abbiano fatto richieste legittime, al sindaco non resta che accoglierle”

“Non accetterò mai- replica Di Primio – che nessuno m’imponga di cacciare un assessore, è una questione umana di rispetto e soprattutto di correttezza amministrativa. Sulla questione della Teateservizi, come socio unico il 13 maggio   ho già detto che si deve procedere alle assunzioni a tempo indeterminato se non si sta facendo non è certo colpa mia e se si vuole fare bisogna rispettare la legge.”

IL SERVIZIO DEL TG8: