Corte d’Appello L’Aquila: inaugurato l’anno giudiziario

Inaugurato oggi a L’Aquila l’anno giudiziario della Corte d’Appello. La cerimonia si è aperta con la relazione del presidente Fabrizia Francabandera che si è soffermata sui temi e sui problemi della giustizia e con il commosso ricordo del giudice abruzzese Emilio Alessandrini, ucciso il 29 gennaio del 1979 a Milano da un gruppo terroristico di Prima Linea.

Il presidente Fabrizia Francabandera ha affrontato anche il tema della ricostruzione post-sisma de L’Aquila e dei problemi logistici riguardanti gli uffici giudiziari del capoluogo di regione e la impossibilità di utilizzare la nuova ala del Palazzo di giustizia. A fronte del potenziamento della pianta organica dei magistrati c’è ancora carenza di personale. Per quanto concerne la situazione delle case circondariali persiste il problema cronico del sovraffollamento a Lanciano, Pescara e Sulmona. In merito ai reati il presidente Francabandera ha ricordato che in Abruzzo sono aumentati quelli contro il patrimonio e i furti nelle abitazioni. Il presidente della Corte d’Appello ha toccato i temi della violenza di genere e parlato dell’aumento della presenza delle donne nei palazzi di giustizia.

Il presidente Francabandera ha detto: “La legittima difesa e’ di nuovo al centro dell’attenzione del legislatore in un dibattito pubblico tanto rapido e carico di valori simbolici quanto povero di contenuti giuridici, alimentato sembra da pregiudizi piu’ che da fatti e tale da emarginare le voci critiche di stimati giuristi. Si e’ giunti ,infatti, a teorizzare una difesa ‘sempre legittima’ in ambito domiciliare valorizzando criteri presuntivi estranei ai processo penale, che annullano in sostanza il principio cardine, irrinunciabile della proporzionalita’ con l’offesa e che mirano ad escludere in radice (o meglio a vincolarlo nella stessa direzione) il controllo giudiziario, l’unico che possa delineare, nel contraddittorio tra le parti, il contesto specifico di ogni episodio. La premessa inaccettabile di cui forse non vi e’ adeguata consapevolezza, e’ che lo Stato sia inadempiente al patto di sicurezza sociale e che sia percio’ giustificato il riespandersi di un ‘primitivo’ diritto del cittadino all’autotutela, facilitato da un accesso semplificato alla detenzione e al porto di armi da sparo, con i pericoli conseguenti che tante voci autorevolissime hanno piu’ volte evidenziato”.

Presenti alla cerimonia anche il presidente emerito della Corte di Cassazione Giovanni Canzio, già presidente della Corte d’Appello aquilana dal 2009 al 2011 che ha detto: “Sono a L’Aquila per esprimere fraterna solidarietà, vicinanza, amicizia e affetto nei confronti di questo territorio” e il vice presidente uscente del Consiglio Superiore della Magistratura Giovanni Legnini il quale ha ricordato di aver sospeso la campagna elettorale che lo vede impegnato quale candidato presidente della Regione per partecipare, ieri 25 gennaio, a Roma, all’apertura dell’anno giudiziario della Corte di Cassazione e, questa mattina, all’inaugurazione dell’anno giudiziario a L’Aquila.

Legnini ha evidenziato che, per chi amministra sia Enti pubblici che la magistratura è fondamentale rispettare ” I valori di giustizia, onestà e trasparenza nell’esercizio delle funzioni pubbliche. I cittadini abruzzesi sono chiamati ad eleggere chi dovrà governare questa regione e questa campagna elettorale vede messi in ombra i candidati del centro destra e del Movimento 5 Stelle da parte dei leader nazionali  che ormai arrivano ripetutamente in Abruzzo. “.

INTERVISTA A GIOVANNI LEGNINI:

Su iniziativa del presidente della Corte d’Appello dell’Aquila Fabrizia Francabandera e del direttore del Polo Museale dell’Abruzzo Lucia Arbace cinque dipinti del maestro Remo Brindisi, già esposti al palazzo dell’Emiciclo della Regione Abruzzo, sono nell’atrio antistante l’ingresso all’aula magna e alle aule d’udienza del palazzo di Giustizia dell’Aquila, dove resteranno in esposizione fino al termine dei lavori di restauro del Castello Cinquecentesco.