Coronavirus Abruzzo: PMF, Parruti “Attenzione, molti gli asintomatici in giro”

L’infettivologo Giustino Parruti, ospite della trasmissione di Rete8 “Pronto Medicina facile”, nel fare il punto sull’emergenza coronavirus in Abruzzo, ha evidenziato che le persone asintomatiche rappresentano il principale rischio di una nuova ripresa dei contagi ed ha parlato del caso Pescara.

Il professore Giustino Parruti, direttore del reparto di Malattie infettive dell’ospedale “Santo Spirito” di Pescara e componente della task force regionale sul coronavirus, nel corso del programma “Pronto Medicina Facile”,  in diretta su Rete8, ieri sera, 14 maggio, ha risposto alle domande del giornalista Paolo Castignani e dei telespettatori ed ha parlato di tamponi, di test sierologici, delle cure e dei possibili rischi che il contagio possa ripartire con la Fase 2 che poterà ad un allentamento delle misure riguardanti il distanziamento sociale dopo il lockdown durato due mesi.

L’infettivivologo ha ricordato che in Abruzzo la circolazione del virus è stata la più alta del centro-sud in Italia ed ha sottolineato che c’è il pericolo che il numero di portatori asintomatici possa essere elevato e, quindi, la mascherina è il primo strumento per mettere in sicurezza le persone.

Per quanto riguarda le terapie Parruti ha detto che l’uso “degli anticoagulanti e delle terapie immunomodulanti ha determinato un calo di transiti di pazienti in terapia intensiva. Nella fase 2  auspico che, in alcuni casi e categorie, venga aumentato il numero di tamponi ed ha rimarcato che i test sierologici, rispetto all’interruzione della circolazione del virus, non hanno la stessa forza del tampone.

Sul caso Pescara dove il numero dei casi non sta scendendo come sta avvenendo in altre zone, ricordo che il capoluogo adriatico è una città affollata e che “ha strette relazioni sociali, quindi favorisce la diffusione dei portatori asintomatici. Poi ha una popolazione anziana molto concentrata negli ambiti di cura e rapporti commerciali e industriali molto intensi con la Lombardia. C’è un ultimo aspetto da tener conto: Pescara ha avuto il sistema ospedaliero più sovraffollato d’Abruzzo.Inoltre insieme a Montesilvano e a Penne, è la zona d’Abruzzo che ha il più alto tasso di portatori asintomatici residuali”.

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