Coronavirus Abruzzo. Lanciano: il Cireneo in processione, scoppia la polemica

A Lanciano, nonostante fosse stata annullata la processione del Giovedì Santo, a causa dell’emergenza coronavirus, il Cireneo è uscito per le vie della città, seguito da alcune persone. Il vescovo Cipollone annuncia provvedimenti.

Il Cireneo, uno dei simboli della Processione del Giovedì Santo, è uscito a sorpresa a piedi e con la croce addosso e  dietro di lui c’erano circa venti persone, tra le quali rappresentanti della stampa. Il Cireneo ha percorso alcune via del centro storico di Lanciano e questo episodio ha scatenato la reazione dell’arcivescovo di Lanciano-Ortona Emidio Cipollone che ha definito questa scelta  un “Atto incosciente e molto grave”.

Nonostante la secolare processione degli Incappucciati, organizzata dall’arciconfraternita Morte e Orazione di San Filippo Neri, fosse stata annullata, il gesto del Cireneo e di chi lo ha seguito è apparso assolutamente deplorevole al presule .

In una nota, l’arcivescovo Cipollone scrive: “Ieri sera, a Lanciano, si è svolto un rito religioso che ha impegnato le strade del centro cittadino. Tralasciando il principio di buon senso che è venuto meno dal momento stesso della decisione di organizzare l’evento, ci tengo a dire che la cultura del rispetto della persona supera di molto quella riguardante ogni sorta di individualismo e protagonismo, non giustificati dalla vera Tradizione.

In accordo con le normative emanate dalla Congregazione del Culto Divino e della Disciplina dei Sacramenti e dalla Conferenza Episcopale Italiana, il Decreto dell’8 marzo 2020 e le Disposizioni sulla Settimana Santa del 28 marzo 2020 non lasciano spazio ad alcuna libera interpretazione. Il motivo che mi ha spinto a prendere una decisione così restrittiva è derivato dalla necessità di prevenire il rischio e tutelare il bene comune.

La celebrazione di ieri sera è divenuta una vera e propria processione, che ha messo a rischio e pericolo i partecipanti e l’impegno di tanti cristiani che, in questi giorni, chiusi in casa, stanno negandosi le celebrazioni della Pasqua in Comunità”.

Fonti della questura lancianese spiegano che la ‘solitaria processione’ si è tenuta per un breve tratto di strada, che non c’è stato nessun corteo, ma solo rappresentati della Protezione Civile di supporto, cronisti e forze dell’ordine. L’uscita era stata comunicata solo qualche ora prima e non sarebbe stata una manifestazione pubblica.

Il sindaco di Lanciano Mario Pupillo precisa di non aver dato alcun permesso al Cireneo.

Pupillo afferma: “Non ho dato nessun permesso, e non l’avrei mai dato. Mi è stato solo chiesto in qualità di sindaco di scendere dal comune e omaggiare il Cireneo con la croce, cosa che ho fatto. Ma non sapevo nulla di questa uscita e mi è stata comunicata solo poco prima.

La stampa era presente per le iniziative pasquali relative a musica via filodiffusione di questi giorni, non cosa facessero le altre persone ma non erano moltissime è stata una operazione autonoma di un associazione, ma non era autorizzabile”.

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