Coronavirus Abruzzo: Fase 2, Marsilio annuncia nuove misure di sostegno

Il presidente della Regione Marco Marsilio oggi ha ufficializzato in diretta Facebook i dati riguardati i contagi in Abruzzo ed annunciato nuove misure a sostegno delle famiglie in difficoltà a causa dell’emergenza coronavirus.

Il governatore Marsilio ha detto che la più bella notizia di oggi è che non sono stati registrati decessi mentre sono 8 i nuovi casi su 829 tamponi analizzati.

Il Governatore ha evidenziato che “E’ positivo il fatto che non ci siano stati e non si registrino tutt’oggi contagi. Peraltro gli ultimi contagi sono stati in gran parte dovuti a quel focolaio nato da quel funerale in Molise al quale hanno partecipato intere famiglie della comunità rom trasgredendo le regole: su questo ci sono indagini in corso e spero che la Procura della Repubblica e le Forze dell’Ordine facciano in maniera molto severa queste indagini perchè chi contravviene alle regole lo fa mettendo a repentaglio la propria salute e quella degli altri deve essere duramente punito.

Oggi “festeggiamo” che non ci siano ulteriori decessi e speriamo che da oggi e per i prossimi giorni si prosegua così e che questi ultimi piccoli focolai vengano presto spenti, per arrivare definitivamente a segnare zero contagi su tutto il territorio “.

Ecco tutti i dati del report odierno del Servizio Prevenzione e Tutela della Salute dell’Assessorato regionale alla Sanità.

Il presidente Marsilio ha annunciato nuove misure per le famiglie ed ha annunciato:

Rifinanzieremo il bonus famiglie per dare a tutti i beneficiari, circa 18 mila, il bonus al quale hanno diritto e che abbiamo garantito.

Sono state già pagate le prime categorie cioè le famiglie con disabilità a carico e quelle con almeno tre soggetti a carico, che hanno ricevuto un bonifico da mille euro.

A breve inizieranno i pagamenti per le famiglie con due soggetti e carico e con rifinanziamento di questa legge pagheremo anche le altre, ovviamente in maniera proporzionata.

Chi sfama qualche bocca di meno non avrà mille euro, e mille euro era la misura massima, ma abbiamo dato sostegno a una sacca di povertà che si è generata causa Covid e lo stiamo facendo più velocemente e in maniera più efficace, più semplice, di quanto non avvenga con gli strumenti di cui dispone il Governo nazionale”.

Per quanto riguarda i trasporti il presidente Marsilio ha detto “Abbiamo scelto di mantenere una linea di cautela perchè siamo convinti che il trasporto pubblico è una delle attività maggiormente pericolose perchè si svolge all’interno di mezzi chiusi e con concentrazione di persone”.

Il Governatore d’Abruzzo ha aggiunto che “All’interno dei mezzi pubblici è oggettivamente difficile non incrociare persone, non avvicinarsi, nonostante si mettano in campo tutte le misure utili per rispettare le distanze. Però, per questo abbiamo voluto mantenere il distanziamento di 1 metro e la riduzione della capienza a bordo dei mezzi che abbiamo ridotto del 40% rispetto alla capienza ordinaria sugli autobus e al 50% sui treni.

Poi a decorrere dal 1° giugno ripristiniamo le corse dei servizi di Tpl nella misura del 70% di quelle su gomma e 80% di quelle su ferro.

Per esempio sui mezzi della Tua sono stati inseriti anche degli strumenti telematici ed informatici di controllo del numero degli accessi e della chiamata anche su prenotazione per fare in modo che sul mezzo, una volta che si raggiunga la capienza, o si preveda con le persone già alla fermata di raggiungere la capienza massima, di poter fare corse bis o ter“.

Il presidente prima della conclusione della conferenza stampa è anche intervenuto sulla vicenda riguardante la bonifica della discarica dei veleni di Bussi sul Tirino e della decisione del Ministero dell’Ambiente e sulle dichiarazioni del ministro Giuseppe Provenzano sui ritardi nell’utilizzo di fondi europei.

Sulla bonifica della discarica dei veleni di Bussi il presidente Marsilio ha annunciato che “La Regione sarà a fianco del Comune”.

Il governatore Marsilio sulle dichiarazioni alla Camera del ministro Giuseppe Provenzano sull’utilizzo dei fondi europei ha detto.

“Non vorrei che dietro queste dichiarazioni a cui ha fatto subito da coro anche qui il suo partito di riferimento, che sembra più impegnato a parlare male della propria regione che non a offrire soluzioni, partito che, ricordo semmai esista un problema di ritardo e di bassa classifica della Regione Abruzzo nell’utilizzo  dei fondi europei, quel partito, il Partito Democratico ne è esattamente il principale responsabile.

I fondi europei di cui parliamo sono un programma che nasce nel 2014 e che doveva terminare nel 2020, e all’anno scorso siamo arrivati che la regione Abruzzo era la regione ultima in classifica fra le regioni nell’utilizzo di questi fondi  europei.

Quando siamo entrati in carica abbiamo preso di petto questa situazione,  abbiamo accelerato fortemente la spesa e già lo scorso anno, a dicembre, è stata la stessa Commissione Europea a rilevare con un proprio comunicato ufficiale che la Regione Abruzzo aveva fatto grandi passi in avanti, una forte accelerazione della spesa.

Abbiamo raggiunto gli obiettivi di spesa assegnati dall’Europa e dall’Italia con giorni di anticipo rispetto alla scadenza del 31 dicembre, soprattutto spendendo circa il 10%  in più di quanto fosse la soglia minima.

In più il Ministro ha anche dato dei dati scorretti, è la seconda volta che accade, perchè sui fondi in particolare del Fesr, i fondi  per lo sviluppo, vengono conteggiate delle risorse che sono quelle riguardanti un asse particolare, aggiuntivo, che riguarda il sisma, che sono stati assegnati alla Regione solo poco più di un anno fa e che quindi  non potevano essere spesi e non possono ancora essere spesi per ovvie ragioni, che non possono essere considerati nel montante.

Quindi quando il Ministro dice che la regione Abruzzo ha fatto il 24%, dobbiamo ricordargli che, invece, sul Fesr la Regione Abruzzo ha raggiunto quasi il 26,7%, molto vicino a Veneto e Sardegna, che stanno anche loro sotto a 27, mentre  nel giro di un punto percentuale ci sono altre sei o sette regioni a dimostrare che l’Abruzzo lavora più  o meno quanto tutte le altre regioni con efficacia  maggiore anche di prestigiose e rinomate regioni e province autonome del nord come Trento, Bolzano, Lombardia, Lazio, non parliamo di Marche Umbria e Campania che stanno tutte indietro all’Abruzzo.

Permettetemi che il sospetto, che le uniche due regioni citate come casi negativi siano due regioni di centro destra quando il Ministro poteva scegliere bene fra regioni che stavano messe peggio dell’Abruzzo, che sono guidate da compagni del suo partito, un po’ ci viene, soprattutto quando qualcuno fa polemica praticamente in tempo reale, dopo un minuto ha già i comunicati pronti.

Allora è bene anche chiarire non solo che noi stiamo accelerando questa spesa e che quest’anno già a febbraio il Comitato di sorveglianza che verifica periodicamente con la Commissione Europea  lo stato di avanzamento di queste opere, aveva registrato che c’era stato già a febbraio il raggiungimento dell’obiettivo per quest’anno: lo avremmo certificato entro luglio, poi c’è stato il Covid e ovviamente e abbiamo anche modificato l’utilizzo di questi fondi e li stiamo rivedendo e riorganizzando.

Tuttavia se proprio dobbiamo fare una discussione su chi non utilizza o utilizza male i fondi europei, visto che la polemica del Ministro non è tanto rivolta nei confronti  della nostra piccola regione quanto nei confronti delle regioni in generale, continuando ad alimentare questa leggenda nera che  le regioni non spendono i fondi europei e quindi in momento di crisi devono restituirli allo Stato che li sa spendere meglio.

E allora la domanda è: ma lo Stato li spende meglio i fondi europei rispetto alle Regioni? E la risposta sta in questi numeri: non esistono soltanto i programmi operativi  regionali dei fondi europei, i cosiddetti Por, esistono anche  i programmi operativi nazionali, i cosiddetti Pon, che lo Stato adotta sul territorio nazionale quando non si tratta di progetti localizzati su una sola provincia o su una sola regione.

Questi programmi operativi, ve ne è uno ad esempio che si chiama Imprese e Competitività, questo programma ha speso meno di un quinto dei 3 miliardi disponibili. Un altro si chiama Inclusione ed è gestito dal Ministero del Lavoro: ha raggiunto il 19% della spesa, quello del Ministero dell’Interno che si chiama Legalità addirittura il 14,7%.

Allora nel confronto con le Regioni, il Governo e il Ministro del sud, prima di dire che le Regioni non spendono e quindi restituiscano i soldi, che li spendiamo meglio noi, faccia un attimo di analisi autocritica di che cosa non sa fare, di che cosa fa male il Governo con i suoi Ministeri, con le sue strutture nazionali, e poi magari ne ridiscutiamo.

Nel frattempo rinnovo l’appello al Ministro Provenzano a autorizzare la Zona economica speciale: solo per colpa dei ritardi dell’Agenzia della Coesione e dei Ministeri competenti l’Abruzzo sta attendendo ormai da un anno di vedersi approvato questo strumento fondamentale per il rilancio economico del territorio.

Abbiamo ricevuto le scuse in riunione, alla presenza del Ministro, del capo del Dipartimento della Coesione che ha riconosciuto che una serie  di osservazioni che ci sono state recapitate a novembre scorso, erano ferme da 8 mesi nei cassetti del Ministero e non ci erano state recapitate.

A queste osservazioni che abbiano avuto a fine novembre abbiamo risposto prima di Natale: ciò nonostante il Ministero ha continuato a non far camminare queste carte, abbiamo sollecitato riunioni con il Ministero per dire mettiamoci intorno a un tavolo, lo abbiamo fatto a febbraio, abbiano completato ogni tipo di documentazione e di integrazione e di chiarimento che fosse nel frattempo necessario.

Ora siamo a maggio e penso che l’Abruzzo abbia diritto a pretendere che il Ministro firmi l’autorizzazione e consenta di far partire la zona economica speciale per dare un strumento in più alle imprese e alle attività economiche del nostro territorio”.

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