Chieti: nube di gas allo Scalo

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Una nube di gas che si è sprigionata improvvisamente a Chieti  Scalo da un terreno inquinato da sostanze tossiche.

Si tratta di una discarica che dal 2003, a Chieti Scalo, rappresenta una minaccia per l’ambiente. Il sito in questione è quello della ditta Sixty Log di via Penne. Il caso sarà al centro di una Conferenza di servizi convocata in Comune in programma il prossimo 7 novembre. Dal 2008 il sito della Sixty è sotto osservazione insieme ai terreni dei confinanti, la Seab e la Mantini, ed è inserito nel Sir di Chieti Scalo e cioè un sito di interesse regionale per l’inquinamento. Nel 2011 è stata scoperta la contaminazione della falda acquifera all’interno dell’area industriale. Nel 2013 è stato effettuato un intervento di messa in sicurezza d’emergenza delle acque di falda. Intervento, però, che non ha risolto il problema dell’inquinamento. Infatti , in occasione dell’ultimo controllo avvenuto dell’ottobre del 2016, pur avendo rilevato una riduzione delle concentrazioni per tutte le sostanze contaminanti, sono stati evidenziati superamenti che impongono di continuare con l’emungimento e il trattamento delle acque sotterranee mediante l’impianto di Pump & Treat attivato nel 2013. Intanto, durante gli scavi a una profondità di  circa 12  metri,  è stata registrata una  improvvisa quanto inaspettata risalita di gas dal terreno inquinato e i lavori sono stati bloccati. Il Comune ha scoperto inquinamento da cloruro di vinile anche a valle dello stabilimento Sixty come emerge dall’apposita relazione stilata nella quale si parla di presenza di cloruro di vinile otto volte oltre il limite. La ditta ha proposto due piani di caratterizzazione.

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L’assessore all’ambiente Alessandro Bevilacqua spiega che “il Comune di Chieti già da tempo si è attivato per effettuare delle verifiche sul sito. Tanto è vero che in tutta l’area ha avviato indagini esplorative a seguito delle quali è emersa la presenza di una sacca di gas. A quel punto, il Settore Politiche Ambientali ha chiesto alla Sixty di attivarsi e di presentare un piano per completare la caratterizzazione delle aree che sarà all’esame della conferenza dei servizi convocata per il 7 novembre, alla quale parteciperanno Regione, Provincia, Comune, Arta e azienda, al fine di verificare la fattibilità del piano proposto. Saremo vigili affinché la procedura avviata venga effettuata con scrupolo. Il Comune continuerà a seguire le procedure.”

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