Chieti: l’inno di Mameli e l’Unità d’Italia

Doppio appuntamento oggi al teatro Marrucino di Chieti sulle note dell’Inno di Mameli per celebrare il 157° anniversario dell’Unità d’Italia.

Chiacchierata briosa con lo storico Michele D’Andrea oggi a Chieti in occasione dell’evento organizzato dalla Prefettura per celebrare il 157esimo anniversario dell’Unità d’Italia. Doppio appuntamento al teatro Marrucino: questa mattina, alle ore 10, manifestazione con  le scolaresche e oggi pomeriggio e ,alle 18, aperto a tutta la cittadinanza. Un evento realizzato in collaborazione con Provincia, Comune e Ufficio Scolastico Regionale. Incontri per parlare dell’inno di Goffredo Mameli, che ne ha scritto il testo, mentre Michele Novaro ne ha composto la musica. Curiosità, aneddoti al centro della “Chiacchierata briosa” per affrontare alcuni aspetti importanti del Risorgimento italiano e dare il benvenuto all’equinozio di primavera.

Il prefetto Antonio Corona ha ricordato che l’Inno, conosciuto anche come “Fratelli d’Italia” è un canto risorgimentale scritto e musicato nel 1847. Il brano, un 4/4 in si bemolle maggiore, è costituito da sei strofe e da un ritornello che viene cantato alla fine di ogni strofa. Il sesto gruppo di versi, che non viene quasi mai eseguito, richiama il testo della prima strofa. Fu molto popolare durante il Risorgimento e nei decenni seguenti, anche se, dopo l’Unità d’Italia (1861) come inno del Regno d’Italia era stata scelta la Marcia Reale, che era il brano ufficiale di Casa Savoia. Dopo la seconda guerra mondiale, quando l’Italia diventò una Repubblica, il Canto degli Italiani cambiò. E dal 12 ottobre del 1946 ad oggi, da inno nazionale provvisorio, è diventato l’inno degli italiani”.