A Chieti la prima uscita pubblica del pool che ha sgominato la Banda della Uno Bianca

A distanza di 24 anni dalla soluzione di uno dei casi più scottanti della cronaca italiana, primo confronto pubblico del pool  di magistrati e poliziotti che sgominò la sanguinosa banda della Uno Bianca.

L’appuntamento a Chieti, mercoledì prossimo, alle 15.00, all’auditorium del Rettorato dell’Università “G.d’Annunzio”. Per la prima volta,  di fronte ad un pubblico universitario e non solo, ritroveremo assieme i protagonisti che misero fine alle stragi della “Banda della Uno Bianca” arrivando all’arresto dei fratelli Savi e di tutti gli altri componenti dell’organizzazione. Da una idea nata e realizzata dalla Dott.ssa Micaela Buffignani e con il prezioso supporto del Prof Antonello Canzano e di tutto il Dipartimento di Scienze Giuridiche e Sociali dell’Università D’Annunzio di Chieti, Mercoledì 14 marzo 2018 alle ore 15.00 avrà luogo un incontro aperto al pubblico che punta soprattutto a sensibilizzare le nuove generazioni su quello che possiamo considerare uno dei crimini più oscuri ed efferati della storia del nostro paese, dalla Seconda Repubblica ad oggi. L’incontro sarà moderato dal prof. Canzano, dalla prof.ssa Scardaccione e dalla Dott.ssa Buffignani e interverranno in via del tutto eccezionale il Sostituto Procuratore Dr. Daniele Paci, il Sostituto Commissario Luciano Baglioni anche Vice Dirigente della Squadra Mobile di Rimini e il Sovrintendente Capo Pietro Costanza ora in pensione ma al tempo in forza alla Questura di Rimini. Con l’occasione verrà riproposto e presentato il libro “Baglioni e Costanza la vera storia della Uno Bianca” curato da Marco Melega per la Mandragola Editrice. L’incontro punta ad essere un evento unico nel suo genere che possa tornare a restituire la giusta attenzione non solo su alcune delle pagine più sanguinose della cronaca italiana ma vuole anche servire a sottolineare l’impegno ed il lavoro quotidiano delle nostre forze di polizia e dello Stato Italiano per la lotta alla criminalità organizzata. La Banda della Uno Bianca ha portato a segno 103 azioni criminali dal 1987 al 1994 uccidendo 24 persone e ferendone 102, accumulando un bottino di circa 2 miliardi di lire. Un fenomeno che per molti aspetti resta unico nella storia Italiana e non solo, perché a condurre le operazioni è stato proprio un commando formato, per la maggior parte, da funzionari in servizio alla Polizia di Stato. Il nome dei fratelli Savi resterà inciso nella memoria nera del nostro paese: Roberto e Alberto in servizio alle Questure rispettivamente di Bologna e Rimini e poi Fabio, il lungo, il fratello non poliziotto. E a questi si aggiungono anche i nomi dei poliziotti Pietro Gugliotta, Marino Occhipinti e Luca Vallicelli che hanno operato nella banda in circostanze occasionali. Azioni efferate insomma, per la maggior parte rapine a supermercati, banche, pompe di benzine ma anche delitti senza apparenti motivazioni come, ricordiamo tra tante, la strage avvenuta il
4 Gennaio 1991 al quartiere Pilastro di Bologna dove a perdere la vita furono 3 giovanissimi Carabinieri di pattuglia. La scia di terrore si concluse il 24 Novembre del 1994 e oggi, all’Università di Chieti, grazie al prezioso contributo del Sostituto Procuratore Paci e dei poliziotti Baglioni e Costanza, avremo la possibilità di ascoltare dalla loro voce quello che accadde veramente in quegli
anni, dai primi indizi raccolti a tutto quello che è stato lo sviluppo della loro indagine che ha portato all’identificazione e quindi all’arresto dei fratelli Savi e di tutti i componenti della banda.