Chieti, a fuoco edicola vicino ex ospedale

Si presenta così, completamente distrutta dalla fiamme: a Chieti è andata completamente a fuoco l’edicola vicino all’ex ospedale.

Le fotografie pubblicate su Facebook parlano chiaro: dell’edicola vicino l’ex ospedale di Chieti non resta che lo scheletro. In attesa di capire cosa sia accaduto, pubblichiamo il commento amaro di chi ha postato la fotografia, Andrea Marino:

“Hanno colpito un lavoratore che si guadagna la pagnotta. Ce la diamo una svegliata o vogliamo far diventare Chieti il Bronx?”

L’edicola, di proprietà di Roberto Settimio, è situata nei pressi dell’ospedale pediatrico di via Nicola Nicolini. L’uomo , che vive a Chieti Scalo la gestiva da circa 6-7 anni, da quando aveva perso il posto di lavoro e , con l’aiuto dei suoi familiari, aveva deciso di intraprendere un’ attività in proprio. Al microfono del Tg8 spiega di non aver mai ricevuto minacce e che, sebbene a Chieti negli ultimi tempi si siano verificati diversi atti incendiari e fatti di cronaca gravi, rimane una città tranquilla. Il Comune già nei giorni scorsi aveva annunciato che saranno intensificati i controlli e il sindaco Umberto Di Primio aveva incontrato i gestori dei pub dello Scalo preoccupati per i recenti episodi finiti alla ribalta delle cronache. Sui social network  molti cittadini esprimono le loro preoccupazioni.

Nelle foto sotto si vede Roberto Settimio

settimioroberto

 

Alla luce di questo nuovo episodio di cronaca, il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, ha scritto una lettera (che riportiamo di seguito) al Prefetto Corona. 

“Dopo l’ultimo preoccupante episodio accaduto nella notte in citta’, ho scritto al prefetto di Chieti, Antonio Corona, perche’ nella veste di massima autorita’ in tema di ordine pubblico e sicurezza, individui, in aggiunta alle azioni gia’ disposte e concordate con gli organi preposti, azioni ancora piu’ incisive per neutralizzare il susseguirsi di episodi delittuosi che si stanno registrando in citta’”. E’ quanto afferma il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio. “Gli episodi di violenza degli ultimi mesi non possono essere sottovalutati e catalogati come ‘fenomeni normali’ – afferma il sindaco -. Mi riferisco, in particolare, agli eventi violenti registrati nella parte bassa della citta’ – dall’omicidio Di Marco, all’accoltellamento del Cipressi – ai sospetti incendi di auto allo Scalo e di edicole in pieno centro, all’elevato numero, per la nostra citta’, di reati predatori, solo per citare gli ultimi, il furto in abitazione di viale Amendola e la rapina presso il bar Di Meo a Filippone. Fatti, questi, che s’aggiungono alla mai domata piaga dello spaccio e ad altri fenomeni meno rilevanti quali l’accattonaggio molesto o quello dei parcheggiatori abusivi e venditori di merce contraffatta. Sono certo che il prefetto e i rappresentanti delle Forze dell’Ordine e di Polizia stanno facendo tutto quanto e’ necessario, anche e nonostante la scarsezza di mezzi e personale cui il ‘comparto sicurezza’ di questo Paese e’ stato ridotto da poco lungimiranti Governi – prosegue il sindaco – cosi’ come sono certo che e’ sempre piu’ necessaria una stretta collaborazione tra le istituzioni anche in materia di sicurezza urbana. Per questo – evidenzia Di Primio – garantendo la piena disponibilita’ e collaborazione del Comune, ovvero della Polizia Locale, per quanto nei limiti che la legge disegna e nelle forme che i mezzi a disposizione ci consentono, ho chiesto al prefetto di convocare una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica ove trattare le questioni che riguardano la mia citta’”