Cepagatti: Sborgia “basta multe ai ciclisti”

L’assessore comunale di Cepagatti Sborgia chiede la revoca dell’ordinanza di divieto di accesso alle biciclette sulla strada provinciale 44 della Bonifica e stop alle multe ai ciclisti.

L’assessore comunale di Cepagatti Camillo Sborgia sollecita il ripristino del transito alle due ruote, sia a pedale che motociclette, sugli oltre 7 chilometri della strada provinciale 44 della Bonifica in cui, nel tratto che collega Villareia e Alanno Stazione, sono stati effettuati lavori dalla Provincia di Pescara per le numerose buche sulla carreggiata che rendevano pericolosa la circolazione. Sborgia chiede al presidente Antonio Di Marco di revocare l’ordinanza della Provincia che vieta l’accesso alle biciclette e di portare a 50 l’attuale limite di velocità che impone ai mezzi che attraversano l’arteria viaria di non superare i 30 km orari. Sui lavori realizzati dalla Provincia l’assessore Sborgia spiega che sono come tutti gli altri interventi effettuati sul territorio provinciale che non risolvono completamente i problemi della sicurezza.

L’assessore afferma in una lettera al presidente della Provincia Antonio Di Marco “Basta con le multe ai ciclisti. Adesso che i lavori di sistemazione sono stati realizzati e non c’è più bisogno di mantenere il divieto perché la strada non è più rischiosa. In provincia di Pescara, la via della Bonifica, parallela al vicino fiume Pescara, è uno dei tragitti più frequentati dagli appassionati delle lunghe pedalate. Trattandosi di una carreggiata per lo più rettilinea, piuttosto ampia, che non attraversa centri abitati, è sempre stata utilizzata per gli allenamenti dei ciclisti, anche dalle squadre dei bambini. Ho notato con soddisfazione che nel mese scorso è stato steso il nuovo manto di asfalto, tale da rendere la strada per quanto riguardala sicurezza, simile alle altre strade provinciali. Pertanto, le chiedo di voler verificare la possibilità di riaprire la strada a ciclisti e motociclisti. Sono già diversi i residenti delle zone limitrofe che sono stati multati solo perché usavano la bicicletta per andare nelle loro abitazioni, a far visita a parenti o per coltivare i terreni di loro proprietà. Il perdurare del divieto di transito penalizza fortemente non solo i residenti ma anche quanti intendano fare della sana e salutare attività sportiva”.

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