Centro Turistico Gran Sasso: Cialente denuncia Campo Nevada

Centro Turistico Gran Sasso: Cialente denuncia Campo Nevada, la società si sarebbe intestata cento ettari di aree pubbliche a Fossa di Paganica.

Il sindaco de L’Aquila annuncia, dunque, un esposto in Procura per chiedere chiarezza sull’operazione della Campo Nevada Sas che attraverso una voltura catastale si sarebbe intestata tre particelle, per un totale di un centinaio di ettari, di aree pubbliche  in una zona strategica per lo sviluppo di Campo Imperatore. Dopo essersi intestata quelle aree la Campo Nevada ha presentato alle istituzioni una proposta di accordo di programma da 54 milioni di euro per realizzare una serie di infrastrutture: sostituzione delle Fontari, la nuova cabinovia di Monte Cristo e quella di Fossa di Paganica-Scinderella, oltre ad impianti d’innevamento artificiale, nuovi mezzi, snow park, snow tubing, area sosta camper, parcheggi ed un progetto di riqualificazione per le strutture ricettive in zona. Stando, però,  ad una sentenza del tribunale del 2013, quelle aree sono di proprietà del centro turistico Gran Sasso ed é su questo che il sindaco de L’Aquila Massimo Cialente vuole vederci chiaro:

“E’ un fatto gravissimo – dice il sindaco al giornalista de Il Messaggero Stefano D’Ascoli – siamo di fronte, probabilmente, a reati gravi e a cose poco chiare. Abbiamo presentato un esposto alla Procura affinché si faccia chiarezza sulla situazione. Contemporaneamente – prosegue Cialente – abbiamo informato anche l’Agenzia del territorio per procedere alla corretta trascrizione della proprietà”.