Centenario di Fiume a Pescara: la Fondazione Tiboni risponde alle polemiche

Gabriele D'Annunzio e Natale Palli posano per i fotografi dopo il volo su Vienna, a bordo dello SVA che li ha portati sulla capitale austriaca.

In occasione delle manifestazioni di questi giorni su d’Annunzio e l’impresa di Fiume, la Fondazione Tiboni è ben lieta di constatare l’attenzione che il Poeta merita da sempre e di cui sino ad oggi si sono fatte carico la Fondazione del Vittoriale ed il Centro Nazionale di Studi dannunziani che ha sede a Pescara.

Con il suo proverbiale garbo la presidente della Fondazione “Edoardo Tiboni” Carla Tiboni replica alle polemiche innescate in questi giorni in merito alle celebrazioni per il centenario dell’impresa di Gabriele d’Annunzio a Fiume:

“Contrariamente a quanto è stato detto e riportato oggi sui quotidiani – scrive la Tiboni – d’Annunzio è sempre stato a Pescara che lo ha amato e lo considera insieme ad Ennio Flaiano, cittadini mai dimenticati. Tutto ciò grazie anche ad un lavoro ultra quarantennale del mondo della cultura e in particolare del Centro Nazionale di Studi dannunziani operante dal 1963, per l’approfondimento degli studi che la ricerca di documenti che possano contribuire alla migliore conoscenza e valorizzazione dell’opera dannunziana. Il Centro Nazionale di Studi dannunziani, ha promosso ben 37 convegni nazionali e internazionali, da “d’Annunzio giovane e il verismo” del 1979 sino ai più recenti. Di ogni convegno sono stati tempestivamente pubblicati gli Atti a stampa. L’attività editoriale non si è esaurita in tale ambito, ma ha fornito volumi di alta valenza letteraria e filologica per le cure di studiosi di vaglia quali Hérelle, De Michelis, Paratore, Tosy, Ciani, Gibellini, De Titta, Circeo, Cappellini, Traina, Balducci, Papponetti, Woodhouse. E con cadenza semestrale è uscita dal 1982 al 2009 la «Rassegna di studi dannunziani», in veste autonoma e incorporata nella rivista «Oggi e domani». Il Centro ha pure realizzato due videodocumentari: «Con d’Annunzio attraverso l’Abruzzo» e «D’Annunzio in Grecia», che ancora oggi rappresentano gli unici documentari girati da un’associazione culturale abruzzese. Con le proprie risorse, e fra non poche difficoltà, il Centro ha allestito nel tempo una cospicua biblioteca specializzata, creando pure una fattiva attività di sostegno gratuito in ricerche e documentazione bibliografica a favore di studenti e laureandi delle Università abruzzesi, ed ha in programma un piano di aggiornamento e di diffusione dell’opera dannunziana, con particolare attenzione alla produzione “abruzzese” per docenti ed alunni delle scuole medie superiori ed inferiori.”

Fondato da Edoardo Tiboni, l’Istituto si è avvalso negli anni di accademici illustri e studiosi italiani e stranieri quali Ettore Paratore, Geno Pampaloni, Mario Pomilio, Guy Tosi, Eurialo De Michelis, Emilio Mariano, Aldo Rossi, Nicola Ciarletta, Paolo Alatri, Rosario Assunto, Giorgio Bárberi Squarotti, Luigi Baldacci, Carlo Bo, Gianfranco Contini, Giorgio Cusatelli, Renzo De Felice, Domenico De Robertis, Pietro Gibellini, Leone Piccioni, Mario Sansone, Umberto Bosco, Ivanos Ciani, Pierre de Montera, Enrico Ghidetti, Emerico Giachery, Giorgio Luti, Stefano Jacomuzzi, Oreste Macrì, Claudio Marabini, Emilio Mariano, Nicola Merola, Maria Teresa Moevs, Adelia Noferi, Giorgio Petrocchi, Mario Petrucciani, Ezio Raimondi, Giuseppe Carlo Rossi, Luigi Testaferrata, Alfredo Todisco, J.R. Woodhouse, Manfred Beller, Raffaele Colapietra, Francesco Desiderio, Enzo Di Poppa Volture, Donatello D’Orazio, Ernesto Giammarco, Luigi Iachini, Giuseppe Papponetti, Umberto Russo, Giammario Sgattoni, Walter Tortoreto, Annamaria Andreoli, Pietro Buscaroli, Mario Vecchioni, Gert Mattenklott, Katharina Maier-Troxler, Erika Kanduth, Alena Wildová Tosi, Peter Sárközy, Vladimír Mikes, Francesco Iengo, Gianni Oliva, Vito Moretti, Giuseppe Nicoletti, Simona Costa, Luciano Curreri, Marco Marchi, Silvia Capecchi, Lucia Casarosa, Angela Guidotti, Raffaella Castagnola, Antonio Zollino, Franco Di Tizio, Francesca Nassi, Andrea Lombardinillo e molti altri.