Caso Pellegrini: Asl di Chieti diffidata

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La Asl di Lanciano, Vasto  Chieti è stata diffidata dal legale di Fabrizio Pellegrini a fornire all’uomo la cannabis a scopo terapeutico.

Il mio assistito deve potersi curare: lo ha ribadito anche nella diffida inviaata alla Asl di Lanciano, Vasto, Chieti l’avvocato Vincenzo Di Nanna, segretario dell’associazione Amnistia, Giustizia e Libertà Abruzzo, legale di Fabrizio Pellegrini, 47 anni, finito nel carcere Madonna del Freddo di Chieti dallo scorso giugno per coltivazione di cannabis. L’uomo è malato di fibromialgia ed assumeva la droga a scopo terapeutico.

L’avvocato Di Nanna evidenzia che non avendo più a disposizione la marijuana Pellegrini “sta molto male. È molto dimagrito, non riesce a dormire. Non può assumere alcune terapia sostitutiva. Rifiuta i medicinali a base di oppiacei per intolleranza, peraltro certificata da anni. L’unica “cura” che ha a disposizione è lo “yoga” che pratica, a causa della mancanza di spazio in cella, sulla sua branda”.

La Asl teatina deve importare dall’Olanda il farmaco a base di cannabis ma chiede a Pellegrini ogni volta di anticipare le spese che si aggirano intorno ai mille euro al mese. Della vicenda si è occupata anche la senatrice abruzzese Stefania Pezzopane che chiede di individuare un’altra Asl disposta ad erogare le cure. Intanto l’avvocato Di Nanna ha lanciato un appello alla Regione affinchè dia seguito alla legge proposta dall’ex consigliere del Partito della Rifondazione Comunista Maurizio Acerbo che prevede la possibilità di poter coltivare la cannabis per scopo terapeutico.