Casalbordino: La spiaggia non c’è più, ma a dicembre….

Ad ogni ondata di maltempo a Casalbordino il mare erode metri e metri di arenile. Anche in questi giorni si è riproposto il fenomeno.

Da nord a sud, dal tratto  delle dune a ridosso del fiume Osento fino al fiume Sinello, solo poche tracce di battigia su uno dei litorali  più suggestivi d’Abruzzo, quello di Casalbordino. Anche questa ondata di maltempo a cavallo tra ottobre e novembre ha lasciato drammaticamente il segno con stabilimenti balneari praticamente circondati dal mare, dove l’erosione è arrivata fino alle fondamenta. A nulla sono serviti i lavori del passato, costati parecchi soldi pubblici, la barriera di soffolta ha ceduto in più punti ed i pennelli di rocce si sono rivelati inefficaci. Tra gli stabilimenti più danneggiati “La Stella del Sud” dove il mare è arrivato a lambire le scalette da dove si accedeva alla battigia. Il fenomeno, però, da queste parti sembra quasi non fare più notizia, tanta la frequenza con la quale si ripete, c’è di buono che con l’ultimo Masterplan dalla Regione dovrebbero arrivare circa 500 mila euro per un intervento si spera risolutivo proprio su questo tratto:

“Il progetto era già stato realizzato anni fa dall’ingegnere Di Girolamo – ci spiega Nicola Bussoli presidente dell’Associazione A.Mare – è stato ripreso e rielaborato dall’Ingegnere Bona e riguarda proprio il rialzamento della barriera danneggiata dal Lido Nadia fino allo stabilimento Vikyleo. Il progetto c’è, i soldi ci sono non resta che attendere l’inizio dei lavori previsti tra dicembre e gennaio.”

In ogni caso servono interventi strutturali ancora più importanti che risolvano in maniera definitiva il problema, sul litorale nord, per esempio, raro e prezioso esempio di spiaggia incontaminata con la presenza anche di vegetazioni particolari, il mare sta avanzando anche se con minore forza ed anche qui servirebbe un’opera di contenimento.

“Per quella zona – ci spiega ancora Bussoli – c’è uno studio dettagliato dell’Università de L’Aquila, ma mancano i fondi che si spera prima o poi d’individuare.”