Carcere Chieti: inaugurato lo spazio giallo

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Nel carcere di Chieti il sottosegretario alla giustizia Chiavaroli ha  inaugurato lo spazio giallo,realizzato grazie al contributo del Soroptimist.

Oggi pomeriggio, nella casa circondariale Madonna del Freddo di Chieti, il sottosegretario alla giustizia Federica Chiavaroli ha inaugurato lo Spazio giallo, il primo realizzato in Italia, grazie al Soroptimist di Chieti presieduto da Francesca Pucci. Si tratta di uno spazio integrato socio-educativo di accoglienza dei bambini che si preparano al colloquio con il genitore detenuto. Lo spazio giallo di Chieti permette di ospitare bambini ma anche neonati. Al suo interno si trovano un fasciatoio, un televisore con il lettore dvd, una lavagna, alcuni libri, poltrone in ecopelle, servizi igienici ed un angolo che permette di consumare il pranzo. All’inaugurazione sono intervenuti la presidente nazionale del Soroptimist Leila Picco, la direttrice del carcere Giuseppina Ruggero, la presidente del Tribunale di Sorveglianza Maria Rosaria Parruti, il nuovo magistrato di sorveglianza Marta D’Eramo , il comandante della Legione Carabinieri Abruzzo e Molise generale di brigata Michele Sirimarco, il sindaco di Chieti Umberto Di Primio, presenti numerose componenti del Soroptimist di Chieti, fra le quali l’architetto Antonella Marcozzi che ha curato il progetto.

Il sottosegretario Chiavaroli ha detto che ”E’ spazio molto importante perché consente ai bambini di aver un rapporto con i propri genitori in carcere. Un bambino che ha il genitore in carcere non ha commesso nessun reato e quindi non merita di avere questa ulteriore punizione oltre che la privazione dell’affetto del proprio genitore. In uno spazio così il bambino ha un rapporto corretto con il carcere e soprattutto può vivere un po’ di tempo di qualità con il proprio genitore e questo certamente aiuta a prevenire le cause di disagio che un bambino in queste condizioni può avere. Sui bambini abbiamo due obiettivi: il primo è che nessun bambino stia in carcere perché oggi ci sono in carcere bambini con le loro mamme, piccoli: noi non vogliamo che stiano in carcere ma in strutture adatte ai bambini. Il secondo riguarda bambini che hanno genitori in carcere: che possano vivere serenamente il rapporto col genitore in carcere e spazi come lo spazio giallo aiutano molto “.