Carabinieri Pescara: Gambardella nuovo comandante provinciale

Si è insediato il 9 settembre scorso il nuovo Comandante Provinciale dei Carabinieri di Pescara, colonnello Eduardo Gambardella, che prende il posto del colonnello Marco Riscaldati trasferito a Roma per un nuovo prestigioso incarico.

E proprio dalla capitale arriva il colonnello Gambardella che questa mattina, in occasione di un incontro con la stampa, ha parlato del suo nuovo incarico.

“Arrivo in una realtà che presenta anche delle sue complessità. Lavoreremo con passione ed impegno con l’obiettivo di assicurare una presenza costante dei militari al fianco dei cittadini. Arrivo in una città molto bella e in una terra accogliente dove vogliamo proseguire il lavoro svolto con impegno e passione dai miei predecessori. Ho accolto con entusiasmo la nuova destinazione anche perché arrivo in una provincia dove c’è gente calorosa un po’ in come quella campana in cui sono nato e anche lavorato in passato”.

Nato a Portici in provincia di Napoli, 52 anni, sposato e padre di due figli, nel 1983 ha frequentato la Scuola Militare “Nunziatella”, successivamente il 168/o corso dell’Accademia Militare di Modena e quindi la Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma. Arriva a Pescara dal Comando Unità Mobili e Specializzate “Palidoro” di Roma, dove per circa due anni ha comandato il Reparto Comando. Il colonnello Gambardella ha iniziato la carriera quale comandate di Plotone del XI Battaglione Carabinieri Puglia di Bari. Ha ricoperto quindi impegnativi incarichi nell’Arma territoriale, nelle sedi di Lecce, dove ha diretto il Nucleo Operativo e Radiomobile, nella complessa realtà casertana e napoletana, comandando le Compagnie Carabinieri di Sessa Aurunca (Caserta) e Nola (Napoli) e a Roma dove è stato impiegato al Nucleo Investigativo, occupandosi di mister di prevenzione e ricerca latitanti. Nel 2006 è stato chiamato a Roma dove ha messo a disposizione la propria esperienza nell’addestramento dei nuovi ufficiali, presso la Scuola Ufficiali dei Carabinieri, ed in seguito trasferito al Comando Generale dell’Arma, e allo Stato Maggiore della Difesa.