Capitignano: indagini dei Carabinieri sull’incendio dell’auto del parroco

I carabinieri non escludono alcuna pista nell’indagine sull’incendio dell’auto del parroco di Capitignano che è andata a fuoco nel comune della Provincia de L’Aquila.

L’auto di don Ever Jairo Moyra Curtas,  sacerdote di origini colombiane, è stata distrutta completamente dalle fiamme nella notte tra sabato e domenica scorsi. La vettura era parcheggiata di fronte a Palazzo Ricci, sotto un alto muro di cinta e a a pochi metri dall’abitazione del parroco.

L’incendio si sarebbe sviluppato dal vano motore, dopo la mezzanotte, causando la distruzione del suv del sacerdote che era poco appena rientrato in casa.

Dell’auto- come si vede nella foto-  è rimasta soltanto la carcassa. Al momento gli inquirenti non escludono alcuna pista nelle indagini e, secondo voci raccolte in paese, alla base dell’incendio, che potrebbe avere origine dolosa, potrebbero esserci dissidi ed invidie causate da donazioni di immobili e di regali da parte di facoltose anziane, tra le quali ci sarebbero sia la vettura distrutta dalle fiamme che l’abitazione del prete. Donazioni che non sarebbero state affatto gradite da parenti delle generose parrocchiane.

Al sacerdote hanno espresso solidarietà sia l’arcivescovo dell’Aquila, il cardinale Giuseppe Petrocchi, che diversi parroci e sacerdoti della diocesi.

Don Ever, parroco 45enne, che è presente da una ventina di anni nella diocesi aquilana, ha spiegato ai Carabinieri di non avere nemici e di avere buoni rapporti con tutti i paesani, come ha confermato anche il cardinale Petrocchi.