Cantiere fantasma a Pescara Colli: braccio di ferro tra costruttore e Comune

Non sembra esserci davvero soluzione a breve per i residenti dei palazzi GMG a Pescara Colli, ingabbiati in un cantiere fantasma in uno stato di assoluto degrado, per un braccio di ferro tra il costruttore ed il Comune.

Parliamo di un accordo di programma addirittura risalente al 1996, tra l’allora amministrazione comunale guidata dal compianto Carlo Pace e la Gmg Costruzioni. In Via di Sotto, poco dopo il Santuario di Madonna dei 7 Dolori, un bellissimo complesso edilizio con annessi posti auto, non solo per i residenti, una piazza comunale, intitolata a Nilde Iotti, ed almeno una quarantina di attività commerciali. A distanza di oltre 20 anni, della piazza, dei posti auto e di attività commerciali, nemmeno l’ombra, soltanto una sorta di cantiere fantasma lasciato nel più totale degrado. Odore nauseabondo ed acquitrini che in estate si trasformano in un ricettacolo di zanzare ed altri insetti, mentre dai parcheggi sotterranei, secondo quanto riferiscono i residenti, ogni tanto sbucano ratti anche di cospicue dimensioni. Nella parte esposta a sud manca, poi, l’illuminazione pubblica e la zona é diventata meta ideale per tossicodipendenti, coppiette che si appartano con le automobili, ed anche incivili che si sentono autorizzati ad utilizzarla come vera e propria discarica. Sulla questione, tempo fa, é intervenuta anche la Asl intimando gli organi preposti ad intervenire con una certa urgenza, per tutta risposta, qualche giorno più tardi, alcuni operai di Attiva hanno provveduto ad un sommario sfalcio di erba e nulla più. Alla base di questa assurda situazione una sorta di contenzioso tra il costruttore e l’Amministrazione Comunale, quest’ultima, da noi contattata, sta aspettando che venga liquidata una polizza assicurativa, non si sa bene se di 200 o 300 mila euro, per svolgere dei lavori, mentre per quanto riguarda l’illuminazione pubblica, sempre secondo l’amministrazione comunale, l’utenza elettrica é ancora intestata al costruttore che dovrebbe quanto prima riconsegnarla al Comune. I residenti sono esasperati, hanno acquistato con un valore, se ne trovano un altro certamente inferiore e non corrispondente alle promesse, e minacciano pesanti azioni legali.

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