Campo Felice: la tragedia un anno dopo

Ad un anno esatto dalla tragedia dell’elicottero del 118, in cui morirono sei persone, oggi a L’Aquila cerimonie di commemorazione delle vittime.

Con la benedizione del fontanile del Monte Cefalone , in programma questa mattina alle ore 9, a L’Aquila iniziano le cerimonie in ricordo della tragedia del 24 gennaio del 2017 , in cui morirono le sei persone che erano a bordo di un elicottero del 118 impegnato in un’operazione di soccorso. Alle 11.30, sempre questa mattina, nella basilica di Collemaggio sarà celebrata una messa ed è prevista anche la presenza del coro degli alpini. A seguire, alle 14, al Polo didattico 11 dell’Università, si terrà il convegno sull’emergenza sanitaria e , alle ore 19, la giornata della memoria delle vittime dell’elisoccorso del 118 si concluderà con la fiaccolata i programma nei pressi degli impianti sciistici di Campo Felice. Un anno fa il velivolo del 118 è precipitato in zona Monte Cefalone e nella tragedia hanno perso la vita Valter Bucci, medico del 118, 57 anni, originario di Rocca di Cambio; era stato tra i soccorritori nella tragedia dell’hotel Rigopiano. Specializzato in Medicina interna e Cardiologia, aveva lavorato ad Avezzano e Carsoli e poi all’Aquila. Quel terribile 24 gennaio era sull’elicottero del 118 che dagli impianti di sci di Campo Felice stava portando in ospedale, all’Aquila, Ettore Palanca, 50 anni di Roma, il turista che si era rotto una gamba durante una discesa con gli sci. Con loro c’erano l’infermiere Giuseppe Serpetti di 59 anni, il tecnico di bordo ed esperto del verricello Mario Matrella di 42 anni, Davide De Carolis, 40 anni, del soccorso alpino, e il pilota Gianmarco Zavoli di 46 anni. Serpetti era originario della frazione di Arischia. Aveva lavorato tanti anni a Roma, prima di tornare all’Aquila. Matrella, nato a  Foggia, viveva a Putignano (Bari). De Carolis era originario di Teramo ed aveva gestito un campeggio montano a Santo Stefano di Sessanio dove era stato eletto consigliere comunale. Era stato tra i soccorritori di Rigopiano dove il 18 gennaio una valanga aveva distrutto il resort di Farindola ed ucciso ventinove persone. In quei giorni in cui neve e gelo stavano flagellando l’Abruzzo.