Campli, dall’11 al 17 luglio torna la Sagra del tartufo

Dall’11 al 17 luglio torna a Campovalano di Campli la Sagra del Tartufo, giunta alla XVI edizione .

L’edizione di quest’anno si terrà  per la prima volta, non in piazza ,ma presso la nuova sede polivalente dell’associazione promotrice. Parliamo di un’ampia struttura di circa 400mq, inaugurata il 3 luglio scorso, realizzata grazie ai proventi raccolti con la kermesse culinaria, che si attesta su una media annua di 30mila piatti serviti. Contestualmente, nelle vie del borgo antico, si svolgerà la terza edizione del Concorso di pittura estemporanea organizzato in collaborazione con l’associazione culturale “Star Art”. Il tema del concorso è “Scorci di Campli” ; le opere partecipanti saranno esposte per tutta la durata della sagra. Tra le novità dell’edizione sarà presentato anche il manufatto artigianale “Il sigillo del guerriero”, un monile realizzato dal maestro orafo Massimo D’Amario, che si propone di valorizzare l’identità storica e culturale del territorio.

“Si conferma – afferma il sindaco Quaresimale – il consolidato format che abbina all’evento gastronomico arte, cultura e itinerari alla scoperta del territorio Tutte le sere ci sarà un servizio di bus navetta gratuito, con guide turistiche, per accompagnare gli ospiti della Sagra alla scoperta di Campli e dei suoi luoghi di interesse: la Scala Santa, la Cattedrale con annessa Cripta, ed altri monumenti. Al rientro tappa alla chiesa romanica di San Pietro di Campovalano”. “Ogni giorno ha un menù tematico – svela lo chef Cordoni – con l’aggiunta di alcuni piatti speciali proposti in edizione “limitata”, in soli 50 pezzi: la burratina al tartufo e il roast beef servito con il pregiato tubero.  Poi ci sarà tutta l’apprezzata selezione di primi piatti della tradizione gastronomica locale come ravioli, lasagne, chitarrone, strozzapreti, crepes, gnocchi, i secondi al tartufo tra cui reale di vitello, arista, spezzatino, formaggio fritto, e a grande richiesta i tartufini di Campovalano, nati proprio da un’idea dell’associazione che ha portato alla loro commercializzazione da parte di diverse aziende teramane e ascolane”.

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