Bussi sul Tirino: Invitalia boccia il progetto della Filippi Pharma

Brusco stop per il progetto della Filippi Pharma a Bussi sul Tirino. Pino De Dominicis di “Progetto Bussi: Officina delle idee” attacca chi in questi ultimi tre anni ha fatto false promesse.

In una nota a firma di Pino De Dominicis, in rappresentanza di  “Progetto Bussi: Officina delle idee”, si legge che Invitalia ha bocciato il progetto della Filippi Pharma che, ormai da tre anni ha occupato il dibattito politico locale e le pagine di giornali regionali ed ha avuto in questi giorni un brusco stop.

Nel comunicato stampa si legge che “Mentre si aspettava la “posa della prima pietra” annunciata in una discutibile conferenza stampa a Bussi ad una settimana dal voto amministrativo( in piena campagna elettorale) entro Natale, è arrivata la risposta da parte di Invitalia alla richiesta di Accordo di Programma per il finanziamento. Una risposta con esito negativo che al momento rimanda al mittente tutta la richiesta.

Nella nota di risposta si elencano tutte le criticità della richiesta a partire dalla mancanza del certificato di destinazione urbanistica, all’assenza del progetto (piante sezioni e prospetti), all’assenza di un computo metrico estimativo, di un piano finanziario d’investimento, così come viene rimarcata l’assenza dello specifico progetto del ciclo produttivo oltre all’elenco dei macchinari necessari alla “produzione” così come manca la copertura finanziaria per la parte attinente alla quota riferita al privato. Ma cosa avranno mai presentato da ricevere tale bocciatura?

Una totale stroncatura che rimanda la “pratica” a nuove procedure dai tempi e dalla disponibilità delle risorse allo stato attuale incerte e che comunque dovrà superare le evidenti manchevolezze su esposte, registrate e analizzate da Invitalia. Da questa analisi impietosa si comprende come in questi tre anni si sono raccontate tante chiacchiere vuote che sicuramente sono servite a vincere le elezioni ma non certo a dare risposte a quelle persone che aspettavano lavoro e posti di lavoro. Qualora fosse ancora necessario, vorremmo riaffermare con forza come noi non siamo mai stati contrari ad investimenti seri nel nostro paese, ma solo contro le false promesse e le totali frottole che in questi tre anni sono state raccontate. Spiace constatare però, come tutto questo, sia stato fatto sulle spalle di tante persone che, solo per necessità, hanno dovuto credere a queste false promesse “.