Bimbo sotto il treno a Pescara: Al via il processo

Bimbo sotto il treno a Pescara: Al via il processo in Corte d’Assise a Chieti dove sono imputati la madre Loreta De Rosa, per abbandono di minori, il padre Virgilio Spinelli ed il nonno Cristoforo Spinelli per concorso in omicidio colposo.

La tragedia nel maggio del 2014, all’altezza della stazione San Marco a Pescara, il piccolo Francesco Pio, appena tre anni, viene investito da un treno regionale. Per l’accusa, la madre avrebbe dovuto porre attenzione ed evitare che, indisturbati, i bimbi potessero allontanarsi. Il padre e il nonno sono invece sotto accusa per la custodia dei beni e, in particolare, per un buco, coperto da un vecchio frigorifero, presente nella rimessa della casa e da cui sarebbe passato il piccolo Francesco per raggiungere la ferrovia. Davanti ai giudici, la madre del piccolo ha raccontato di essersi allontanata solo qualche minuto per controllare il figlio più piccolo, di 5 mesi, che in quel momento aveva la febbre. La donna ha poi riferito che il bimbo non é rimasto solo, in quanto nel piazzale davanti casa c’erano circa venti persone. Il pm Andrea Papalia ha modificato il capo di imputazione relativo al reato di omicidio colposo, che non e’ più integrato dalla norma secondo la quale “nei casi di nuovi insediamenti abitativi o industriali adiacenti alle ferrovie è fatto obbligo ai proprietari di provvedere, ai fini della sicurezza pubblica e dell’esercizio ferroviario, alla preventiva idonea recinzione dei terreni stessi in prossimità della sede ferroviaria”. Tra i testimoni, anche una parente degli imputati, la quale ha affermato che quel giorno il padre del bimbo non era in casa, ma si trovava nella zona di San Silvestro. L’udienza è stata aggiornata al prossimo 10 ottobre per la discussione delle parti. I tre imputati sono difesi dall’avvocato Luca Sarodi che si è avvalso della collaborazione di Antonio Massa nella ricerca e analisi normativa e giurisprudenziale del caso.