Ballottaggio Lanciano: sfida Pupillo-D’Amico, aggiornamenti

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Ballottaggio Lanciano tra Mario Pupillo e Errico D’Amico, aggiornamenti

-ore 00.12 Pupillo consolida il vantaggio e festeggia la riconferma, clicca qui

-ore 23,40 Affluenza definitiva al 57,63% (al primo turno fu del 67,36%). Testa a testa, con Pupillo in lieve vantaggio

-ore 19,25 L’affluenza alle 19 è stata del 41,36. Al primo turno alla stessa ora votò il 52,08% degli aventi diritto

-ore 12,10 Affluenza in calo, ma non di molto. Rispetto ad altri comuni, a Lanciano a mezzogiorno è scesa di meno in confronto al primo turno: è del 17,16%. Due settimane fa, alla stessa ora votarono il 19,45% degli aventi diritto.

Qui i risultati e i commenti del primo turno a Lanciano

Qui tutti i risultati delle elezioni comunali in Abruzzo

Le polemiche sull’apparentamento di D’Amico con la Paolucci e Casapound

A Lanciano è polemica dopo l’alleanza elettorale siglata in vista del ballottaggio di domenica prossima tra il candidato sindaco del centro destra Errico D’Amico e la candidata Tonia Paolucci. Insieme raggiungerebbero la maggioranza dei consensi, circa il 60%. Al primo turno era finita quasi pari tra il sindaco uscente del Pd Mario Pupillo,  fermo al 39,46 per cento, ed Errico D’Amico del centrodestra arrivato al 37,86, con appena 300 voti di scarto. Al terzo posto Tonia Paolucci, ex Udc come D’Amico, che ha ottenuto un ottimo 22,21 per cento. L’Anpi, l’associazione dei partigiani, e il centro sinistra sparano a zero contro l’apparentamento e dicono che così si apre a Casapound, nella città simbolo della Resistenza. Intanto i rumors parlano di accordo poco conveniente per D’Amico perchè la Paolucci avrebbe ,in cambio del sostegno al ballottaggio per le elezioni amministrative di giugno, la carica di vice sindaco, tre assessorati e la presidenza del consiglio comunale. Notizia smentita da entrambi gli alleati che negano di aver parlato di poltrone. Dal centro sinistra si paventa che l’ apparentamento spalancherà le porte del municipio all’estrema destra facendo diventare la città frentana un caso nazionale. Errico D’Amico risponde che la storia e gli eroi non vanno strumentalizzati a fini elettorali e politici.