Autostrade A24 e A25: la SOA annuncia un esposto contro il MIT

La SOA minaccia di depositare un esposto per omissione di atti d’ufficio nei confronti del MIT poichè da oltre 2 mesi e mezzo non fornisce i documenti richiesti sul progetto, presentato dalla Società Strada dei Parchi,  riguardante il futuro delle Autostrade A24 e A2.

La Stazione Ornitologica Abruzzese Onlus, a nome della quale parla il presidente Augusto De Sanctis, torna a denunciare la mancanza di trasparenza del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti , minacciando di depositare un esposto per omissione di atti d’ufficio se non otterrà la documentazione richiesta due mesi e mezzo fa e che, nonostante le ripetute sollecitazioni, non è riuscita ancora ad ottenere per conoscere il futuro delle autostrade A24 e A25 e il Piano da 3 miliardi di euro proposto dalla società Strada dei Parchi.

Il presidente De Sanctis, al Tg8 e anche in un comunicato stampa, dichiara che “La questione della trasparenza sul futuro delle autostrade A24 e A25 e del Piano da 3 miliardi proposto da Strada dei Parchi del gruppo TOTO vede aggiungersi nuovi capitoli in quella che sembra sempre di più come una vera saga. Breve riassunto dei capitoli precedenti:

La Stazione Ornitologica Abruzzese Onlus presenta l’11 maggio richiesta di accesso agli atti al Ministero delle Infrastrutture sul Piano Economico Finanziario da circa 3 miliardi proposto da Strada dei Parchi e della relativa valutazione inviata al CIPE dal Ministero. Vogliamo conoscere, tra l’altro, quali interventi vengono proposti, sia dal punto di vista di eventuali grandi opere sia per la sicurezza del traffico in merito all’incidentalità con animali.

Fuori termini e solo dopo solleciti telefonici la Direzione Vigilanza delle Concessionarie Autostradali autostradale del Ministero il 18 giugno invia una nota a firma del Dr. Cinelli, a nostro avviso evasiva e parziale, che appare come un sostanziale diniego all’accesso.

L’1 luglio la SOA attiva la richiesta di riesame inviando una pec al responsabile anti-corruzione del Ministero, che per legge deve rispondere entro 20 giorni, e alla segreteria del Ministro Toninelli.

Il 26 luglio, senza risposta ben oltre i termini di legge, prendiamo posizione con un comunicato e chiamiamo telefonicamente il ministero.

Dopo lunghi giri tra uffici scopriamo, parlando con gentili ma piuttosto imbarazzati interlocutori, che il Ministero delle Infrastrutture non ha il responsabile dell’anti-corruzione (!) obbligatorio per legge in quanto non è stato nominato il nuovo referente dopo la scadenza dell’incarico al precedente, avvenuta il 30 giugno.

A questo punto il 30 luglio il dirigente Cinelli, della Direzione Vigilanza delle Concessionarie del Ministero, manda alla SOA una nota interlocutoria sostenendo di aver inviato il 18 giugno una richiesta di parere alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – “ufficio FOIA” sull’accesso agli atti.

Dopo aver inutilmente cercato telefonicamente un “ufficio Foia” alla presidenza del Consiglio dei Ministri e aver vanamente provato ad individuare un referente per questa pratica lì, con gentilissimi funzionari che cascavano dalle nuvole in merito al procedimento, siamo tornati alla carica al Ministero delle Infrastrutture.

Come? Con una diffida, inviata anche all’ANAC per conoscenza, in cui, oltre a minacciare il deposito di un esposto affinché sia valutata dalla Procura l’eventuale sussistenza dell’omissione di atti d’ufficio, abbiamo fatto notare che:

1)il Dr. Cinelli non è responsabile dell’anti-corruzione a cui abbiamo fatto istanza. Pertanto non abbiamo compreso quale ruolo possa avere visto che la richiesta di riesame era riferita proprio ad una nota da lui firmata;

2)la lettera di richiesta di parere alla Presidenza del Consiglio dei Ministri è del 18 giugno mentre la nostra nota relativa al riesame è dell’1 luglio. Pertanto non si comprende, ignorando le motivazioni alla base della richiesta, su cosa si possa esprimere la Presidenza del Consiglio dei Ministri in merito alla nostra domanda di riesame;

3)nella lettera di Cinelli del 30 luglio si accomuna la nostra richiesta a quelle avanzate da diverse decine di comuni che però hanno chiesto altri documenti, a parte la diversità della posizione giuridica considerata l’autonomia dell’associazione;

4)in ogni caso la richiesta di parere alla Presidenza del Consiglio dei Ministri appariva come minimo irrituale se non chiaramente dilatoria,  non esistendo alcuna previsione normativa che prevede un interessamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri nell’accesso agli atti.

Abbiamo dato 10 giorni per una risposta ed abbiamo anche evidenziato tutto il nostro stupore per la mancanza, ancora l’1 agosto, del Responsabile dell’Anti-corruzione in un ministero così importante come quello delle Infrastrutture.

Poco ore dopo l’invio della diffida, è arrivata una ulteriore nota dal Ministero delle Infrastrutture, questa volta dal responsabile della Trasparenza, che, su indicazione dell’Ufficio di Gabinetto, invita la Direzione Vigilanza delle Concessioni Autostradali di Cinelli a dare informazioni al fine di definire la pratica di riesame!

Un quadro veramente sconfortante in cui è il cittadino a dover continuamente insistere per veder soddisfatto un diritto banale, quello di conoscere gli atti che possono determinare il futuro del territorio in cui si vive e la spesa delle tasse dei cittadini per somme miliardarie.Auspichiamo che questo grottesco balletto finisca con una soluzione rapida: il Ministero non si fermi a consentirci l’accesso ma pubblichi la documentazione sul proprio sito WEB. È il modo migliore per cambiare veramente pagina”.

IL SERVIZIO DEL TG8:

Lettera_risposta_MIT_strada_parchi_A24_A25_30_06_2018

SVCA.accesso_autostrade_risposta_interlocutoria_MIT_30_07_2018

Lettera_diffida_ministero_01_08_2018_a24_a25MIT_ accesso_atti_01_agosto_A24_a25_autostrade_INF.REGISTRO UFFICIALE.2018.0003458(1) MIT_

accesso_atti_01_agosto_A24_a25_autostrade_INF.REGISTRO UFFICIALE.2018.0003458(1)