Autopsia bis sul corpo della pittrice scomparsa

Autopsia bis sul corpo della pittrice Renata Rapposelli scomparsa dopo aver fatto visita, a Giulianova, all’ex marito Giuseppe Santoleri e al figlio Simone.

Oggi a Macerata autopsia bis sul corpo di Renata Rapposelli, la pittrice di 64 anni originaria di Chieti ma da anni residente ad Ancona, scomparsa lo scorso 9 ottobre dopo aver fatto visita, a Giulianova,  al marito Giuseppe Santoleri e al figlio Simone, entrambi indagati per concorso in omicidio e occultamento di cadavere. Altro prelievo di reperti per ulteriori accertamenti necessari alle indagini condotte dal pm di Ancona Andrea Laurino. Ad eseguire medico l’esame autoptico il medico legale Antonio Tombolini. Gli elementi emersi dalla precedente autopsia non sono stati sufficienti a chiarire la causa del decesso, vista  l’assenza di traumi sul capo e di ferite da arma da fuoco. L’esame odierno può essere utile a stabilire se la donna è stata uccisa o meno con un arma da taglio poichè non sono state rilevate macchie di sangue in tutti i locali ispezionati dai carabinieri del Ris  di Roma nell’appartamento dell’ex marito, che ora è stato dissequestrato, e nell’abitazione della donna in via della Pescheria ad Ancona e nell’auto di Giuseppe Santoleri, ancora sotto sequestro. I due indagati hanno dato il loro consenso e si sottoporranno agli esami del dna mentre hanno negato quello per le impronte digitali. Al momento prove certe che possano far ritenere Giuseppe e Simone Santoleri gli autori dell’omicidio non sono state ancora trovate. Ci sono alcuni elementi oggettivi come la presenza della donna a Giulianova e le tracce dei telefoni (quello di Renata è scomparso ) che si sono spenti quel giorno. I due uomini hanno detto che l’ex marito accompagnò la pittrice a Loreto, nelle Marche, perché lei voleva pregare al Santuario della Santa Casa della Madonna. Il corpo senza vita di Renata Rappposelli è stato ritrovato il 10 novembre scorso in una scarpata a Tolentino vicino al fiume Chienti. Elementi utili alle indagini potrebbero arrivare dagli accertamenti sui telefonini e sulle ricerche web compiute dal pc del figlio.