Asl Pescara, l’odissea degli allergici agli Imenotteri

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Il Movimento Cinque Stelle dà voce alla rabbia ai pazienti della Asl di Pescara affetti da allergia a api e vespe, che devono anticipare di tasca loro la spesa per il costoso vaccino salvavita.

Sono centinaia i pazienti della Asl di Pescara (e anche di quella di Teramo), che sono costretti ad anticipare di tasca loro le spese ingenti (circa 250euro a confezione) per somministrarsi periodicamente il farmaco salvavita per l’allergia agli imenotteri.
A dar voce alla loro rabbia il consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle Domenico Pettinari, il quale ha presentato una interpellanza per conoscere per quale motivo il farmaco, come avviene nelle altre Asl, non possa essere distribuito direttamente dalle farmacie ospedaliere.
A colpire i pazienti pescaresi e teramani c’è anche l’assurdità della trafila che ciascuno di essi deve affrontare per poter avere le dosi a domicilio: quattro o cinque certificati, timbri, fax, bollettini postali e giornate intere negli uffici. Il rimborso arriva non prima di 2-3 mesi, e c’è anche qualche mamma –spiega Pettinari- “che è stata costretta a rinviare la prenotazione del farmaco per comprare i libri scolastici ai figli”.
In molte regioni casi analoghi, in sede giudiziaria, hanno portato a condanne nei confronti delle ASL che si sono comportate analogamente, mentre anche quelle di L’Aquila e Chieti, che distribuiscono le dosi attraverso le loro farmacie ospedaliere, consentono la cura solo nei rispettivi centri allergologici e dunque –secondo il consigliere penta stellato- “non rispettano il principio dell’universalità del Servizio Sanitario Nazionale.

Il servizio del Tg8:

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.