Asl Chieti: “Ombre sulla nomina del nuovo direttore amministrativo”

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Asl Chieti: “Ombre sulla nomina del nuovo direttore amministrativo” secondo il presidente della Commissione Vigilanza in Regione Mauro Febbo che ha fornito alla stampa documenti in base ai quali la professionista non avrebbe i requisiti e sarebbe addirittura recidiva.

Il riferimento ad una sentenza della Corte dei Conti di circa 5 anni fa quando Sabrina Di Pietro, all’epoca direttore amministrativo della Asl de L’Aquila, venne rimossa dall’incarico perchè in sede di presentazione della domanda aveva dichiarato, in base ai requisiti richiesti, di essere stata direttrice amministrativa di una struttura socio sanitaria a Caprara di Spoltore tra il 1997 ed il 2002. Quella struttura, però, era una semplice residenza per anziani non auto sufficienti senza relativi accreditamenti da parte della Regione. La Di Pietro ha ripresentato domanda, questa volta alla Asl di Chieti, Lanciano, Vasto, proponendo nuovamente, nel suo curriculum vitae, il requisito di fatto contestato dalla Corte dei Conti anni prima. Il presidente della Commissione di Vigilanza Mauro Febbo ritiene sia opportuno revocare l’incarico, entro fine aprile, prima che intervenga nuovamente la Corte dei Conti e prefigurando, vista la recidiva, il rischio di un ricorso, questa volta, al Tribunale Penale:

“Purtroppo non é la prima volta che questo governo regionale – dice Febbo – si lasci andare in nomine a dir poco discutibili. Già in passato avevamo, ironicamente, predetto la scelta di determinate figure e guarda caso non siamo stati smentiti. Questa volta credo si sia esagerato, sarebbe bastato chiedere una verifica alla Direzione Regionale prima di avallare l’incarico, per rendersi conto che la Di Pietro non può ricoprire questo incarico”.

Il dubbio é che la scelta di una figura come Sabrina Di Pietro sia funzionale, in vista della scadenza per la presentazione del Project Financing relativo al nuovo ospedale di Chieti:

“Diciamo che a pensare male si fa peccato ma spesso ci si azzecca – prosegue Febbo – io mi auguro che non ci sia nessun legame tra le due cose, ma ho qualche dubbio che spero di chiarire tra qualche tempo.”