Area vestina: Valentini “necessario essere inseriti nel cratere sismico”

I sindaci di Penne, Civitella Casanova e Catignano, dopo essere stati ricevuti in Senato, tornano a sollecitare l’inserimento nel cratere sismico.

I rappresentanti delle tre Amministrazioni dell’area vestina sono stati ricevuti martedì scorso a Palazzo Madama dal presidente della Commissione Speciale per l’esame degli atti urgenti del Governo Claudio Crimi, in rappresentanza delle municipalità rimaste fuori dal cratere sismico del 2016 e del 2017. La commissione esaminerà giovedì prossimo gli emendamenti presentati nell’ambito della conversione in legge del decreto 55/2018 che prevede ulteriori misure urgenti per gli eventi sismici.

Il sindaco di Catignano Enrico Valentini al Tg8 spiega che nel paese della provincia di Pescara ” oltre 40 edifici sono attualmente inagibili, ci sono 60 sfollati e due chiese chiuse. Sono stati effettuati lavori di messa in sicurezza di somma urgenza e il Comune ha cercato di fronteggiare al meglio le emergenze. L’inserimento nell’area del cratere sismico consentirebbe di risolvere diverse criticità. Per esempio oltre 15 esercenti potrebbero andare avanti nelle loro attività senza il timore di dover chiudere i battenti. Stiamo portando avanti una battaglia intrapresa dal mese di marzo del 2017 e gli emendamenti sono stati firmati anche dalle forze politiche che oggi siedono in Parlamento e dalle quali ci aspettiamo risposte concrete”.

Il sindaco di Penne Mario Semproni ha chiesto che siano assegnati più fondi per la ricostruzione delle scuole danneggiate dal terremoto, incentivi per le attività commerciali del centro storico e per gli ospedali dei Comuni rimasti fuori dal cratere sismico. Il primo cittadino ha sollecitato anche la terza tranche dei finanziamenti , circa 329mila euro, destinati a coprire le spese sostenute durante l’emergenza Rigopiano. Inoltre il parlamentare abruzzese di Forza Italia Nazario Pagano ha presentato un emendamento per inserire Penne nel cratere e bloccare il declassamento dell’ospedale “San Massimo”.

Semproni afferma “A Penne sono state sgomberate 150 abitazioni a seguito delle scosse sismiche avvenute in agosto e in ottobre nel 2016, e il 18 gennaio del 2017 mentre sono state 731 le richieste all’ufficio tecnico comunale per effettuare controlli e sopralluoghi in abitazioni così come sono stati numerosi gli edifici pubblici, le chiese e le scuole lesionate. Il 18 gennaio dello scorso anno è crollato parzialmente il tetto dell’Istituto tecnico “Guglielmo Marconi” che è ancora inagibile”.

A Civitella Casanova dopo lo sciame sismico 50 edifici privati, due chiese e tre edifici pubblici sono stati dichiarati inagibili e sei famiglie sono state sistemate nei Map, i moduli abitativi provvisori, mente 15 nuclei familiari hanno usufruito del Cas, il contributo per l’autonoma sistemazione e hanno trovato sistemazione in affitto o in albergo.

Il sindaco Marco D’Andrea evidenzia che ” per un Comune di 1800 abitanti avere tante abitazioni per le quali non si pagano tasse rende ancora più drammatica la situazione”.

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