Appalti pulizie Case e Map: “Lavoratori senza stipendi”

Dura denuncia dei sindacati nei confronti dell’amministrazione comunale de L’Aquila. Lavoratori dell’appalto pulizie al progetto Case e Map ancora senza stipendio.

Le segreterie provinciali Filcams Cgil e Ugl Igiene Ambientale lamentano il silenzio  da parte dell’amministrazione comunale  in merito alla mancata corresponsione degli stipendi alle lavoratrici e ai lavoratori dell’appalto pulizie del progetto Case e Map. Infatti dopo la  diffida della scorsa settimana,  e qualche timido proposito di prendersi carico delle varie corresponsioni arretrate dei salari, dall’8 gennaio (data in cui vi è stato un ulteriore incontro in Comune per tale situazione) il personale ancora non riceve lo stipendio (alcuni lavoratori,  arrivano a circa 300 euro mensili). Allo stesso modo sono risultate vane le rassicurazioni avute in una riunione “di fortuna” lo scorso 30 gennaio presso Villa Gioia  dove alla presenza di consiglieri bipartisan si erano date garanzie per la surroga alle inadempienze del consorzio Seaman, precedente assegnatario dell’appalto. I dipendenti sono allo stremo delle forze sia psicologicamente che economicamente – fanno sapere in una nota i sindacati – Nonostante ciò i lavoratori continuano a garantire il servizio, anche se ad oggi non hanno ancora avuto certezza del pagamento in surroga neanche da parte del committente, così com’era stato concordato nell’ultimo incontro. Inoltre  nell’ ultimo salario percepito, il Comune, in sostituzione alla ditta dopo le pressanti richieste sindacali, ha corrisposto i salari ma ha detratto erroneamente la stessa quota pro-capite dell’Iva ai vari lavoratori, e quindi alcuni di loro sono riusciti a percepire ben 150 euro nel periodo natalizio. E’ dell’ultima ora, infine, un’altra proroga tecnica (una già dal 1° al 15 febbraio, ora fino al 28 febbraio) per la presunta assegnazione a una nuova ditta aggiudicatrice dell’appalto: quindi si rischia un altro mese senza stipendio. Alla luce di tutto ciò le  organizzazioni sindacali proclamano lo stato di agitazione riservandosi anche azioni di lotta nel rispetto delle vigenti normative e del contratto nazionale di lavoro. Tali iniziative saranno anche di evidenza pubblica, con una manifestazione che effettueremo nei tempi e nei modi più opportuni.