Anna Nenna D’Antonio compie 90 anni

Compie 90 anni Anna Nenna D’Antonio, primo presidente donna della Giunta regionale abruzzese, già parlamentare e personalità di spicco della Democrazia Cristiana.

Festeggia 90 anni di vita Anna Nenna D’Antonio, una donna energica che fa parte della storia politica dell’Abruzzo e della Democrazia Cristiana. Molti i messaggi di auguri che ha ricevuto nella sua abitazione di San Vito Chietino. Tra essi pubblichiamo quelli espressi dal presidente del Consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio.

Il presidente Di Pangrazio afferma :” Desidero esprimere i migliori auguri miei personali e dell’intero Consiglio regionale d’Abruzzo ad Anna Nenna D’Antonio, primo presidente donna della Giunta regionale abruzzese. Questa donna ha testimoniato come l’Abruzzo negli anni Ottanta sia stato all’avanguardia nell’avere il primato della prima donna presidente della Giunta regionale, oltretutto riconoscendo alla Nenna D’Antonio indubbie qualità di amministratore e parlamentare che le hanno permesso di essere sempre accanto agli abruzzesi anche nei momenti più difficili. Cinquanta e più anni di vita politica sono un traguardo difficile da raggiungere, ecco perché spero di incontrare presto l’onorevole Nenna D’Antonio, per congratularmi personalmente”.

1 Commento su "Anna Nenna D’Antonio compie 90 anni"

  1. ROCCO MASTROCOLA | 20/09/2018 di 13:41 |

    Signori di Rete 8 riuscirete a trasmettere questo messaggio, inviato ad Antonio Prospero di Vasto, per ricordare REMO GASPARI, anche amico della Nenna.? Grazie se lo farete

    Il mio Preside era ERICLE D’ANTONIO ed alla Professoressa D’Antonio vorrei offrire questi “antichi” ricordi. Sono il Dott. Rocco Mastrocola, vivo a Pescara ma sono nato a Orsogna, dove ho cominciato a Conoscere lo ZIO d’Abruzzo, un grandissimo abruzzese che non dovrebbe essere rinchiuso in un blocco di marmo oppure bronzo, come segno di onore che in pochi capirebbero.
    Sono nato a Orsogna, il giorno prima della liberazione di Aushwitz, come racconto per amore della storia e Gaspari l’ho conosciuto fin dalla mia infanzia e ne ricordo i comizi e gli incontri anche in parrocchia. Amava conoscere tutto e tutti e ne studiava le loro esigenze e non c’è da meravigliarsi se anche molti analfabeti usavano lo stampino per scrivere Gaspari sulla scheda elettorale. Gaspari raccoglieva anche 200.000 voti da 200.000 persone che scrivevano il suo nome sulla scheda invece di mettere una “analfabetica” crocetta come si usa oggi ma nessuno ha mai raggiunto la sua quantità di voti, ad eccezione di Andreotti a quel tempo.
    Sono stato a Orsogna fino al Liceo Classico di Lanciano, (a quel tempo serviva il LIceo Classico per andare all’Università, mentre oggi è anche telematica), poi sono andato a Bologna dove mi sono laureato con Lode in Scienze Politiche e Amministrative presso l’Alma Mater Studiorum, così si chiama l’Università di Bologna. A quel tempo vivevo a Bologna con mia moglie impiegata presso l’Università, nella sede centrale di Via Zamboni. Mi sono laureato il 22 dicembre 1973 e così per Natale sono tornato in paese, per i parenti ed anche per farmi conoscere in SIV dove sono passato per un breve saluto, come pensavo. In realtà ho fatto una serie di colloqui per tutto il giorno, per girare in vari settori e alla fine mi hanno convinto a restare, a lavorare anche da subito. Quelli della Direzione del Personale ancora ricordano il mio nome e spesso mi chiamano per qualche giornata dei ricordi. Come primo lavoro ho cominciato con la SIV di San Salvo, azienda voluta da Gaspari, dopo la scoperta del Gas a Cupello. Con la SIV sono nate molte aziende dell’indotto che poi si è esteso anche in Val Di Sangro. Vivevo a Bologna e fare il pendolare non era agevole così sono andato prima a Milano per poi tornare a Bologna per altri lavori. A Bologna sono arrivato nel turbolento 1968 e qualcuno mi giudicò un matto e incosciente fuori di testa perché proprio nel 68 e nella rossa Bologna, decisi di iscrivermi alla Democrazia Cristiana, la DC di Piccoli, Rumor, Fanfani, Moro, Colombo, Marchiani, Tesini – la DC che ha ricostruito l’Italia ma poi è stata affossata da chi la sta distruggendo. A Bologna venivano vari Ministri e spesso Gaspari veniva a salutarci. Per incontrare Gaspari sono stato a Gissi, a Roma negli uffici del Ministero della Funzione Pubblica ed anche a casa sua in Via Delle Milizie per fargli conoscere un Progetto da realizzare in Abruzzo con il Fondo Sociale Europeo, che a lui piaceva ma poi in Regione non accettarono, eppure era una Scuola di Formazione e Specializzazione per medici italiani ed europei, da realizzare nel complesso di uffici di Collemaggio. I complimenti mi arrivarono da vari personaggi ed anche da un importante e autorevole docente dell’Università d’Annunzio.
    Di ritorno a Pescara mi sono dedicato alla formazione con la mia ISFOR, Istituto Sviluppo Formazione e Organizzazione. Ai tempi di Gilberto Ferri in Camera di Commercio sono stato incaricato di organizzare un convegno con il mio prof. Romano Prodi, sulle possibilità di suprare il Dualismo economico tra Nord e Sud ed ora, per ringraziare Remo Gaspari, lo Zio d’Abruzzo, vorrei realizzare un altro mio sogno: non erigere un Monumento a Remo Gaspari, ma CREARE UNA FONDAZIONE, un Centro di studi Politici DEDICATO A REMO GASPARI per far conoscere, studiare e comprendere tutto quello che Gaspari ha fatto per l’Abruzzo, uscito dal Mezzogiorno per lo sviluppo economico, perseguito e generato con la sua lungimirante e instancabile azione, nella speranza che qualche giovane politico voglia emularlo. Gaspari era chiamato lo ZIO d’Abruzzo per tutto ciò che ha fatto per la nostra regione; non solo la SIV, la Val di Sangro, la nuova stazione di Pescara, che non è più quella raccontata da Gabriele d’Annunzio. A Roma si arriva in 2 ore con l’Autostrada voluta da Gaspari emulato anche da Lorenzo Natali, per l’Autostrada che arriva a L’Aquila A24 e A25. Sapessi quanta invidia mostravano gli amici Ascolani quando devono ancora percorrere le vecchie strade romane, come le Forche Canapine e questa invidia vale ancora oggi perché dalle Marche arrivano a Teramo, per andare a Roma.
    Costituire la Fondazione Gaspari, richiede un certo costo come mi ha spiegato un amico Notaio (euro 100.000), mentre il CSG – Centro Studi Gaspari è già in vita, in modo informale, presso la sede della mia Società ISFOR del Dott. Mastrocola, in Corso Manthonè 62 a Pescara.
    Caro Antonio Prospero, con molto rispetto per tante persone, dico che la politica di oggi è molto penosa, priva di idee e progetti e questo non fa gioire affatto Remo Gaspari anche se una volta, da amico, mi sono permesso di rimproverarlo facendogli notare il suo più grande difetto “Caro Remo tu vuoi troppo bene all’Abruzzo e risolvi tutti i problemi che ti vengono a proporre, così la gente non impara e dopo di te sarà un disastro”.
    Per l’ultimo saluto gli ho ripetuto lo stesso messaggio quando sono andato nella sala della Provincia di Chieti per onorarlo e ringraziarlo, rimproverando un pochino gli organizzatori del funerale per non aver messo un sua grande foto dietro la bara. Il figlio di Gaspari ben lo ricorda, era presente.
    Cara professoressa Anna Nenna D’Antonio, anche lei insegnava al Liceo di Lanciano e spesso la vedevo nella Sala dei Professori, circa 60 anni fa ed oggi le rivolgo questo invito: vogliamo costruire insieme una Fondazione o un Centro Studi per far conoscere ed onorare l’opera di Remo Gaspari ? … piuttosto che chiedere e sperare nella realizzazione di una statua che fa gioire i piccioni?
    Potrei anche suggerire un eccellente artista, il fratello di latte di mia moglie, il pittore e scultore Luciano Primavera, autore delle statue di San Giustino a Chieti.
    A Remo Gaspari non si addice un ricordo “statuario” ma la vitalità e la continuazione della sua opera perché l’Abruzzo ne ha un immenso bisogno. Senza Gaspari l’Abruzzo è tornato nel Mezzogiorno e questi sono fatti econometrici, dati ISTAT e Ministeriali.
    Carissimi saluti – Rocco Mastrocola

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