Amministrative a Teramo: le mosse dei partiti

Le prossime ore saranno cruciali per cominciare a delineare il quadro politico che, il prossimo 10 di giugno, interesserà la città di Teramo , impegnata ad eleggere il nuovo sindaco.

Nel centrodestra la Lega ha detto no alla candidatura di Giandonato Morra, un veto che non riguarda la persona, come precisato dal coordinatore regionale e neodeputato Giuseppe Bellachioma, ma il modo con il quale questa candidatura è stata proposta. In alternativa sarà la stessa Lega ad indicare un candidato allo schieramento di centrodestra e lo farà, nel pomeriggio di oggi, in occasione di un incontro convocato dallo stesso Bellachioma. Il caso Teramo, sembrerebbe inserirsi anche in un quadro regionale in continua evoluzione in cui la Lega , forte del successo elettorale alle politiche del 4 marzo, vuole giocare un ruolo da protagonista. Se il centrodestra deve ancora trovare la quadra, a meno che il nome che oggi proporrà Bellachioma riesca a mettere tutti d’accordo, il centrosinistra sta vivendo una situazione molto simile e forse anche più complessa. Una svolta, però, potrebbe arrivare dal riunione del Pd di questa sera, se nel frattempo il candidato sindaco dell’alleanza civica Gianguido D’Alberto confermerà la sua apertura ai Dem. Un’eventualità che il Pd sarebbe disposta ad accettare, ma che potrebbe non essere sufficiente a unificare lo schieramento di centrosinistra. Resta, infatti, sul campo anche la candidatura di Giovanni Cavallari, altro ex esponente del Partito Democratico, il quale però, a differenza di D’Alberto, è disposto a partecipare ad eventuali primarie per la scelta del candidato sindaco di coalizione.