Aggressione omofoba a Pescara: caccia ad un 30enne, il sindaco: “fatto inaccettabile”

Proseguono le indagini della Digos per la vile aggressione ad una coppia gay in Via Umbria a Pescara nella notte tra sabato e domenica.

Due ragazzi, poco più di 20 anni, passeggiavano tranquilli mano nella mano nella centralissima Via Umbria, entrambi di origine brasiliana in vacanza a Pescara, per loro un momento di relax e spensieratezza che certamente non potevano immaginare si trasformasse in un incubo. Stando alle testimonianze raccolte dagli inquirenti, un uomo di corporatura robusta sui 30 anni si è avvicinato con fare minaccioso ed ha cominciato ad insultarli e subito dopo a picchiarli con calci e pugni anche sul viso, prima di darsi alla fuga. I due giovani, ancora sotto choc, sono stati medicati al Pronto Soccorso ed hanno una prognosi che va dai 5 ai 10 giorni. Qualche indicazione fisiognomica sull’aggressore è l’unico elemento che hanno saputo dare agli agenti della Digos che si stanno occupando del caso. Importante sarà il contributo che riusciranno a dare le immagini raccolte dalle telecamere di videosorveglianza della zona. Intanto raffica di reazioni indignate a quanto accadute, già riportate quelle dell’ Arci Gay, a queste si aggiungono quelle dell’ex assessore comunale Giovanni Di Iacovo che parla di episodio inquietante in una città come Pescara e del segretario nazionale di Rifondazione Comunista che invita le massimi istituzioni regionali e cittadine a prendere ufficialmente le distanze da quanto avvenuto a Pescara. Non si è fatta attendere la nota del sindaco di Pescara Carlo Masci:

“L’aggressione fisica è inaccettabile e stigmatizzabile indipendentemente dalle cause che l’hanno scatenata: i gesti di violenza e di intolleranza vanno infatti condannati senza se e
senza ma –  Così, il sindaco Carlo Masci il quale ribadisce – la necessità di garantire maggior sicurezza ai cittadini, ai turisti e a quanti hanno scelto di vivere a Pescara. Nell’esprimere ai due ragazzi la solidarietà mia personale e dell’amministrazione comunale, ribadisco l’impegno nel volere assicurare il controllo del territorio e la vivibilità in una città come Pescara che ha una consolidata tradizione di apertura e tolleranza.”

Intanto i due ragazzi aggrediti, dopo aver ricevuto le cure al Pronto Soccorso, hanno deciso di ripartire per Roma dove vivono e da dove erano giunti a Pescara per passare una tranquilla giornata al mare. Secondo fonti investigative  poco si evince dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza se non qualche indicazione sulla fisionomia dell’aggressore, un uomo sui 30 anni di corporatura robusta. Si precisa, inoltre, che in apparenza l’episodio non ha nulla a che fare con la presenza in zona di un locale gestito da Casapound. A tal proposito da segnalare le dichiarazioni di Mirko Iacomelli, candidato sindaco alle scorse amministrative di Pescara:

“Respingo con forza ogni tentativo di strumentalizzazione nei riguardi di questo spiacevole episodio avvenuto a Pescara – dice Iacomelli – come per altro confermato dagli inquirenti la presenza del nostro locale in Via Umbria non ha nulla a che vedere con l’aggressione ed aggiungo che in 10 anni in quel locale e nei dintorni non è mai accaduto nulla e mai sono stati creati problemi. Tra l’altro gran parte degli iscritti di Casapound era a Roma per partecipare ad una manifestazione. Siamo al consueto strano esercizio della democrazia – dice ancora Iacomelli riferendosi alla richiesta dell’Arci Gay di chiudere i luoghi dell’odio – quello di negare la libertà di esprimere le proprie opinioni. Noi non siamo omofobi, io personalmente ho anche partecipato con piacere, in fase di Campagna Elettorale, ad incontri con associazioni di omosessuali, respingiamo ogni atto di violenza ma ci teniamo anche a salvaguardare la nostra immagine e non è esclusa una nostra azione legale nei confronti di chi voglia ancora coinvolgerci in modo strumentale in episodi di questo genere.”

E Maurizio Acerbo (segretario nazionale PRC) cita d’Annunzio:

“Pur non condividendo le idee politiche del mio illustre concittadino – dice Acerbo – mi piace ricordare che il Vate mostrò assoluta tolleranza per ogni forma di amore al di là dell’orientamento sessuale di ognuno – e poi aggiunge – lungi da me dal fare accuse ben precise ma i precedenti episodi di omofobia o razzismo anche in altre località italiane, ci portano a considerare anche l’ipotesi che l’aggressore possa essere un esponente della destra estrema. Del resto il clima di odio che si respira nel nostro Paese, alimentato da illustri rappresentanti del Governo, ci espone ad atti di questo genere, quando invece bisognerebbe favorire, specie in una città tollerante come quella di Pescara, iniziative che vadano nella direzione esattamente opposta.”