Aeroporto d’Abruzzo: ai Caraibi contro la paura del Coronavirus

Si torna a volare in tutta tranquillità anche dall’Aeroporto d’ Abruzzo, dopo i primi giorni di incertezza a seguito dell’allerta da coronavirus.

Voglia di scappare dall’emergenza e di tornare alla normalità. Questa mattina   300 persone, prevalentemente abruzzesi, hanno preso il volo dall’aeroporto d’abruzzo diretti a Guadalupe dove ad attenderli c’è una nave di Costa Crociere per un affascinante tour tra la Repubblica Domenicana, Isole Vergini ed Antille. Passeggeri tranquilli e misure di sicurezza da protocollo applicate alla perfezione. Disdette al di dotto del 20%, segno evidente che di psicosi da Covid-19 non se ne può più. Il volo charter di questa mattina diretto a Port Pitre in Guadalupe e da lì sulla nave di Costa Crociere per un tour dalla Repubblica Domenicana, le Isole Vergini e le Antille,  con 300 passeggeri a bordo è il frutto di un lungo lavoro, di quasi un anno, svolto da un pool di agenzie abruzzesi, tra cui “Fly Viaggi” ed “Eurotur”:

“Dobbiamo assolutamente reagire a questa deriva del terrore – ci dice Flavio Palombaro di Fly Viaggi – rischiamo di far andare in bancarotta un intero settore. Io spero che di dovere adotti misure in sostegno dell’intero comparto del turismo che è quello che sta pagando il prezzo più caro. Intanto lunedì prossimo saremo tutti davanti Montecitorio a protestare e a chiedere manovre concrete in nostro favore.”

“E’ un segnale importante quello che stiamo dando oggi, qui, dall’Aeroporto d’Abruzzo – ci dice Feliciano Di Marcantonio di Eurotur – 300 abruzzesi che danno un calcio alla paura e partono per una crociera da sogno dopo mesi di sacrifici e risparmi. Solo così possiamo reagire a chi ha tentato in questi giorni di cavalcare le paure e le insicurezze ingiustificate.”

Un segnale visto con grande ottimismo anche dall’assessore regionale al turismo Mauro Febbo:

“Dopo giorni complicati quello che è accaduto stamane all’Aeroporto d’Abruzzo ci fa tornare l’ottimismo. Hanno tutti un pò esagerato in questi giorni, quando tutti gli esperti hanno invece dichiarato che la psicosi era del tutto ingiustificata. Per quel che riguarda le ripercussioni sull’economia intanto sarà necessario prevedere ammortizzatori sociali anche per le piccole imprese che rischiano di chiudere, ma sull’onda lunga di questa crisi – aggiunge Febbo – la nostra Regione potrebbe anche cogliere un’opportunità, visto che a risentirne di più saranno le località di maggiore afflusso, come le capitali o le città d’arte, potrebbe essere un modo per valorizzare il turismo di nicchia, ed in questo la nostra Regione offre davvero tanto.”

Il servizio del Tg8

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