Abruzzo: carcasse interrate in allevamenti ovicaprini

Blitz dei Carabinieri del Nas di Pescara in cinque allevamenti ovicaprini dell’Aquilano e in uno del Teramano dove sono state scoperte irregolarità nella gestione delle aziende.

Nel corso dei controlli sono state riscontrate numerose irregolarita’:  tra cui la non corretta identificazione del bestiame poichè 240 capi erano privi di marchi auricolari. In alcuni casi e’ stata accertata l’assenza del registro di stalla e del registro dei trattamenti. Inoltre i militari hanno verificato che gli animali erano allevati in locali pieni di ragnatele e mosche o in recinti costituiti da reti metalliche elettrosaldate a punte vive potenzialmente pericolose per l’incolumita’ degli animali. In una buca all’interno di una delle aziende controllate c’erano resti ossei e biologici di animali a testimonianza che lo smaltimento delle carcasse dei capi deceduti, in alcuni casi, avveniva mediante interramento nell’area aziendale. Le competenti autorita’ sanitarie hanno disposto il vincolo sanitario degli ovini e caprini non identificati con conseguente divieto di movimentazione in entrata e uscita, in attesa della loro compiuta identificazione anagrafica e verifica della corrispondenza nella banca dati nazionale.

Nell’allevamento del Teramano i carabinieri del Nas hanno verificato la presenza di 15 tonnellate di mangimi semplici (orzo e mais), destinati all’alimentazione degli animali per la produzione di carne biologica, depositati in locali privi dei requisiti igienico-sanitari. I mangimi, infatti, erano tenuti a contatto con il suolo ed esposti ad agenti inquinanti ed infestanti per l’assenza di reti antipassero e di idonee misure di protezione. Anche in questo caso, l’autorita’ sanitaria ha disposto il vincolo sanitario sui mangimi ,del valore di circa 150 mila euro, prescrivendone la sistemazione in locali idonei nel rispetto delle condizioni di igiene e sicurezza sanitaria.