Rifiuti, quando la stampa è l’ultima speranza

Con oggi sono 10 giorni che un tratto di una via di Pescara colli è senza cassonetti di raccolta dei rifiuti: un incendio, la cui origine è ancora ignota, li ha distrutti e da Attiva nessuna sostituzione. L’ultima speranza resta la stampa.

Ci raccontano, particolarmente infuriati e indispettiti, di aver bersagliato di telefonate tutti gli uffici competenti di Attiva ricevendo, tuttavia, sempre e solo la stessa risposta: ‘ A Pescara qualsiasi cosa accade ad un cassonetto è emergenza perché in deposito non ne abbiamo nemmeno uno di riserva!”. Ma andiamo per ordine dando un volto a chi ci chiede aiuto, considerando la stampa ‘l’ultima speranza’ e localizzando il disagio: siamo a Pescara, in una strada residenziale dei colli ( al confine con la zona collinare di Montesilvano e all’ombra dell’Oasi dello Spirito della curia ) e a raccontarci l’accaduto sono i residenti. Mercoledì prima di Pasqua, 10 giorni fa appunto, un incendio distrugge 4 dei cinque cassonetti dei rifiuti in cui decine di famiglie convogliano ogni giorno la spazzatura. I vigili del fuoco prima e gli operai di Attiva poi intervengono sul posto per spegnere le fiamme e portar via ciò che resta dei raccoglitori di umido ( 2), carta e vetro. E’ venerdì quando alcuni cittadini, insospettiti del fatto che la giornata di giovedì fosse trascorsa senza che i cassonetti fossero stati ricollocati, cominciano a interpellare i diversi uffici della Attiva convinti che ‘bastasse’ sollecitare e comunicare un disagio per vederlo risolto. E, invece, per i zelanti residenti arriva la doccia gelata: chiunque risponda loro dagli interni della sede di Attiva ( la società che ha in gestione la raccolta dei rifiuti a Pescara, la stessa della ormai storica battaglia degli ex interinali in presidio sotto il Comune) dice la stessa identica cosa e cioè ‘che in deposito non c’è nemmeno un cassonetto per emergenze o sostituzioni’. Increduli noi stessi di un tale disservizio proviamo a contattare l’Attiva e ahinoi ci viene confermato tutto. A questo punto non ci resta che far nostra la domanda che i residenti della strada dei colli senza cassonetti da 10 giorni ci hanno saggiamente girato: può una città come Pescara, col suo bacino di utenti e il volume di spazzatura che produce, non avere nemmeno un cassonetto d’emergenza? E, soprattutto, questi cittadini (contribuenti anche della tassa sui rifiuti) per quanto ancora dovranno ogni giorno caricarsi la spazzatura in macchina per gettarla dove i cassonetti ci sono? Una cosa è certa: anche in questo caso, come in innumerevoli altri, il cittadino ha la sensazione che la stampa possa smuovere coscienze e protocolli più di amministratori, politici e dirigenti. A noi non resta che sperare che ciò sia vero nella misura in cui abbiamo ‘quantomeno’ dato voce ad una segnalazione che altrimenti  correrebbe il rischio di finire a prender polvere tra i protocolli di qualche ufficio.

…un’ora dopo il nostro articolo

Trascorsa un’ora circa dalla pubblicazione del nostro articolo riceviamo una telefonata direttamente dal direttore generale di Attiva Massimo Del Bianco. Appena letto quanto da noi scritto, e dopo aver verificato con i suoi uffici competenti la situazione da noi raccontata nell’articolo, ci chiama per garantirci che ‘domattina verrà effettuato un sopralluogo successivamente al quale verrà predisposto il ripristino del numero di cassonetti previsti in quella via dei colli di Pescara’. Alla nostra domanda se sia vero che in deposito Attiva non ha raccoglitori di spazzatura di riserva, Del Bianco nega categoricamente aggiungendo che sarà sua premura capire chi possa aver risposto una cosa non vera ai cittadini che da giorni telefonano e segnalano. Quanto al fatto che 10 giorni per sostituire 4 cassonetti siano obiettivamente un pò tanti, Del Bianco glissa preferendo sottolineare che l’emergenza da noi segnalata domani a quest’ora sarà rientrata.