Inchiesta puntellamenti post sisma: 7 a giudizio

L'Aquila-operaio-protesta-su-gru

A giudizio 7 degli 8 indagati nell’ambito dell’inchiesta ‘Do ut des’ su un presunto giro di tangenti negli appalti della ricostruzione pubblica
post-terremoto del 6 aprile 2009.

La prima udienza dibattimentale si svolgerà il prossimo 6 ottobre. Ad uscire oggi dall’inchiesta, con una sentenza di non luogo a procedere dello stesso gup, è il dirigente comunale Mario Di Gregorio. La bufera giudiziaria aveva provocato una crisi politica con le dimissioni e la contemporanea rimozione del vice sindaco indagato, Roberto Riga, sostituito dall’ex procuratore Nicola Trifuoggi, e le dimissioni, poi ritirate, del primo cittadino, Massimo Cialente, non indagato. Gli imputati sono Vladimiro Placidi, ex assessore comunale; Pierluigi Tancredi, all’epoca dei fatti consigliere comunale di opposizione ma con delega del sindaco ai
puntellamenti, poi arrestato anche nell’inchiesta successiva ‘Redde Rationem; Daniela Sibilla; Pasqualino Macera. Oltre a loro, sotto processo andranno anche Roberto Riga, ex vicesindaco aquilano, Fabrizio Menestò, ingegnere di Perugia, e Daniele Lago, imprenditore della ditta Steda Spa che con le sue dichiarazioni ha dato origine all’inchiesta. Le accuse, a vario
titolo, sono di corruzione, millantato credito, falsità materiale e ideologica e appropriazione indebita.