L’appello per Valerio anche su ‘Chi l’ha visto’

Dettorre-Valerio

Un appello dagli amici, dal cognato e dal sindaco di Chieti a Valerio D’Ettorre, il fotografo scomparso ormai da 9 giorni. Ieri il caso a ‘Chi l’ha visto’.

Un appello accorato e commosso quello lanciato ieri sera dai microfoni della trasmissione Rai 3 ‘ Chi l’ha visto’ a Valerio D’Ettorre il noto fotografo teatino scomparso da ormai 9 giorni. A lanciarlo amici, colleghi, parenti e il sindaco Di Primio. E’ stato proprio quest’ultimo a dire:’ Valerio torna a casa, Chieti, la tua Chieti ti aspetta’. Le indagini, intanto, vanno avanti: a cercare il fotografo, che ha fatto perder ogni traccia dopo esser stato avvistato l’ultima volta martedì scorso sulla Maielletta da una coppia di escursionisti, sono in decine tra volontari del Cai, uomini della protezione civile e forze dell’ordine. Le ricerche in alta quota per l’intera giornata di ieri, a causa dell’ondata di maltempo che ha colpito tutta la regione, sono state interrotte ma già riprese all’alba. Ieri mattina, intanto, si è presentata presso gli uffici della Squadra Mobile di Chieti la compagna dell’uomo: è stata ascoltata nuovamente sulle ultime giornate trascorse con Valerio e su dettagli che potrebbero esserle sfuggiti nella disperazione della ricerca, ma che potrebbero meglio indirizzare le ricerche. Tante le ipotesi al vaglio degli inquirenti: nessuna pista viene esclusa nella sola speranza di ritrovare Valerio in vita. E ieri la trasmissione ‘Chi l’ha visto’ si è occupata anche del ‘caso Straccia’: a lanciare un appello affinchè l’ultimo fascicolo aperto in procura a Pescara sulla morte del giovane studente marchigiano, scomparso da Pescara dove studiava e ritrovato cadavere a Bari, non venga archiviato è stato il papà del ragazzo. Convinto che Roberto non si sia ucciso, e che ancora molti misteri avvolgono le ultime ore di vita dello studente universitario, il legale della famiglia Straccia: è stato proprio l’avvocato ieri in trasmissione a parlare di una pista ai loro occhi assai verosimile nonchè suffragata da una segnalazione rimasta tuttavia anonima: quella di una ex compagna di un collaboratore di giustizia secondo la quale Roberto è stato ucciso perchè scambiato, appunto, per un boss di un clan mafioso. L’appello per finire alla procura pescarese affinchè sia fatta luce sulla morte di Roberto e non venga archiviata come incidente o suicidio.

Intanto il prefetto di Chieti Antonio Corona ha deciso la sospensione temporanea delle ricerche del
fotografo teatino Valerio D’Ettore, del quale non si hanno più notizie dallo scorso 3 ottobre “in attesa di eventuali nuovi sviluppi provenienti dall’attività investigativa e-o da altre fonti, ritenendo che tutto quanto potesse essere ragionevolmente compiuto per il ritrovamento della persona scomparsa sia stato messo in atto”. D’Ettorre scomparso il 3 ottobre era stato avvistato l’ultima volta il 6, al Bivacco
Fusco, sulla Majelletta. Secondo quanto si legge in una nota della Prefettura la decisione segue la proposta del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco alla luce sia dell’esito delle ricerche condotte dal
10 ottobre scorso, sia della rilevante estensione e morfologia del territorio montano battuto, sia delle condizioni meteo avverse che hanno imperversato nei giorni precedenti e che attualmente imperversano.

Qui tutti i nostri articoli sul caso Straccia