Calice di Toyo Ito, a volte ritornano

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Se qualcuno pensava, o sperava, di essersene liberato per sempre a quanto pare si sbaglia: il calice di Toyo Ito starebbe per tornare a Pescara, forse direttamente in piazza Salotto.

Applaudito il giorno della sua inaugurazione ( era il 14 dicembre del 2008), fotografato da cittadini e curiosi il giorno della sua rottura ( poco più di un anno dopo esattamente il 19 febbraio del 2009), imbracato e rimosso ( il 17 settembre del 2013), chiacchierato per mesi e mesi, mai dimenticato. E’ un pò questa la tribolata storia dello Huge Wine Glass, opera scultorea dell’architetto di fama internazionale Toyo Ito, di cui si è tornati a parlare nella seduta dell’ultima commissione vigilanza in Comune convocata ad hoc sul “bicchierone”. A richiedere che all’ordine del giorno venisse messa l’opera rimossa dal cuore di Pescara tra selfie e commenti è stato l’ex sindaco Mascia lo stesso che 3 anni fa decise la rimozione dell’opera frantumata da una notte di gelo di qualche anno prima. Una scultura costata oltre un milione di euro e durata 64 giorni: mai digerita da taluni, è stata fotografata e ammirata molto più da rotta che nella sua versione artistica. E se chi la fece rimuovere, ossia Albore Mascia,  ieri in commissione ha ricordato le tre ipotesi di ricollocamento del calice ( il giardino del museo Colonna, piazza Primo Maggio o nei pressi della d’Annunzio in viale Pindaro) c’è chi rispolvera l’idea di riportare la firma di Toyo Ito in piazza Salotto, esattamente dove il bicchierone è sempre stato. Sul fronte del contenzioso tra il Comune e la ditta di Pomezia che realizzò tecnicamente lo Huge Wine Glass, intanto, pare si stia aprendo lo spiraglio di una transazione il cui esito potrebbe arrivare intorno al 20 di gennaio.