Scoperto macello clandestino nel Parco

Individuato e sequestrato un macello clandestino all’interno di un locale nel territorio del Pnalm: 9 gli indagati.

A 48 ore dalla vasta operazione di sabato scorso, eseguita dal Corpo forestale dello Stato e dal Corpo delle Guardie del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise (Pnalm), su delega della Procura della Repubblica di Avezzano, individuato e sequestrato un macello clandestino all’interno di un locale, ad uso abitativo nel frusinate, risultato appartenere ad uno degli indagati. Nell’abitazione sono stati ritrovati animali in stato di eviscerazione, pronti per essere ceduti/venduti, vari prodotti di lavorazione della carne, attrezzature professionale per la macellazione, grembiuli e vestiti sporchi di sangue. Un vero e proprio macello, illegale però, sequestrato ‘per ragioni legate alla sicurezza pubblica in materia sanitaria in collaborazione con la locale Asl’. Nove gli indagati che dovranno rispondere, a vario titolo, di macellazione clandestina, contraffazione e adulterazione di alimenti, potenziale diffusione di malattie infettive e truffa ai danni dello Stato in materia di erogazioni comunitarie. Durante l’operazione, che ha visto l’impiego di 26 forestali e 29 Guardia Parco, sono stati passati al setaccio molti siti di aziende zootecniche nei comuni di Villavallelonga, Trasacco, Isola Liri, Gioia dei Marsi, Bisegna, Ortona dei Marsi, Pescina ed Avezzano e un sito aziendale in Gualdo Tadino, in provincia di Perugia. L’attività di indagine, svolta in collaborazione con il personale della Asl di Avezzano e Frosinone, ha portato, oltre all’individuazione del macello clandestino, al sequestro di bovini non identificabili (in quanto privi di marche auricolari), di farmaci e di materiale ad uso veterinario non conservati in modo idoneo, di circa 100 kg carne, per mancata tracciabilità. Le indagini hanno poi indirizzato il Nucleo Agroalimentare del Comando regionale CFS di L’Aquila verso un noto esercizio di ristorazione di Pescina collegato ad uno degli indagati: anche in questo caso massiccio sequestro di documenti e animali. Attente analisi verranno eseguite anche in relazione ai focolai di tubercolosi bovina verificatisi negli scorsi anni in alcuni comuni della Marsica. Al ristorante sono state elevate anche sanzioni amministrative in materia di autocontrollo sanitario e evocazione del marchio di qualità IGP “Vitellone bianco Marchegiano IGP” per  7.500 euro. Molti gli animali scoperti a vivere in condizioni riprovevoli, costretti a vivere sui propri escrementi, con acqua sporca e scarso foraggio.

1 Commento su "Scoperto macello clandestino nel Parco"

  1. Remigio | 23/11/2015 di 13:56 |

    La soluzione? TUTTI vegani.
    🙂

I commenti sono chiusi