Attentati a Parigi, ci sono abruzzesi?

epa05024070 Police officers gather outside the Bataclan concert venue in Paris, France, 13 November 2015. At least 149 people have been killed in a series of attacks in Paris on 13 November, according to French officials. EPA/CHRISTOPHE PETIT TESSON

Mentre sale il tragico bilancio delle vittime degli attentati a Parigi arrivano le prime testimonianze. Tanti gli abruzzesi che vivono e lavorano a Parigi, Il loro difficile rientro in Italia. Nessuna vittima abruzzese.

Il mondo intero, col fiato sospeso e le lacrime agli occhi, ha seguito per tutta la notte il drammatico racconto dell’ennesimo attacco terroristico al cuore dell’Europa: ancora una volta nel mirino dell’Isis c’è Parigi e un prezzo in vite umane sconvolgente. Mentre vi scriviamo il numero delle vittime è arrivato a 137, un numero di morti e feriti destinato a crescere di ora in ora. Dall’Abruzzo si segue con sgomento e apprensione quanto accade a poca distanza dalle frontiere italiane in una città, Parigi, meta di vacanze per molti abruzzesi. I voli Ryanair da Pescara allo scalo parigino di Beauvais accompagnano, infatti, ogni settimana molti abruzzesi a visitare la capitale francese: al momento non sappiamo se vi siano dei nostri corregionali in grado di raccontarci cosa è accaduto e cosa sta ancora accadendo in una città simbolo di arte e bellezza colpita a morte, una Parigi che sta piangendo dalle 22.30 di ieri le vittime degli attentati. Un’ultima ora parla di alcuni italiani tra i feriti, secondo la Farnesina ‘non in pericolo di vita’: una comitiva di Senigallia e una coppia veneta. Attendiamo segnalazioni, testimonianze e racconti anche fotografici dagli abruzzesi a Parigi .

E tra i tantissimi abruzzesi che vivono e lavorano a Parigi che in queste ore stanno cercando di rientrare in italia suo social network si registrano numerosi messaggi, tra i tanti segnaliamo quello Raimondo Ciofani, direttore dei progetti moda di Swarosky,  originario di Trasacco. Subito dopo il drammatico attentato terroristico, Ciofani ha raggiunto l’aeroporto per rientrare in Italia.

“Sembriamo dei deportati” è stato il commento di Ciofani che ha fotografato la lunga fila di passeggeri diretta all’imbarco dopo i controlli di polizia. “Misure di sicurezza sempre dopo le stragi, mai prima…”. E dopo il suo arrivo all’aeroporto di Fiumicino ha esternato la sua gioia, “Mai stato più felice di atterrare in Italia!!!”

Intanto si susseguono i messaggi di solidarietà, vicinanza e cordoglio per le vittime dell’attentato terroristico a Parigi:

Il Presidente della Giunta Regionale, Luciano D’Alfonso, in una nota afferma:

“Dinanzi alle immagini e alle notizie che arrivano dalla Francia è facile cadere nella tentazione di reagire emotivamente. Invece dobbiamo fare appello a tutta la nostra razionalità per capire cosa è successo e soprattutto perché.

L’Islam è una religione e come tale va rispettata, afferma ancora il Presidente della Giunta Regionale, mentre chi uccide e semina terrore non merita rispetto ma solo il giusto castigo.

Prego per tutte le vittime degli attentati di Parigi, prego affinché non si debbano piangere altri morti per assurde guerre di religione, prego per una pace che sia anche figlia dell’integrazione, conclude nel suo intervento il Presidente Luciano D’Alfonso.”

Anche il Presidente del Consiglio regionale Di Pangrazio ha espresso il suo dolore e cordoglio per quanto accaduto:

“La comunita’ abruzzese e l’Assemblea regionale si stringono attorno al popolo francese ed alle vittime tante, troppe, di una violenza impietosa e disumana”. Lo ha detto oggi il presidente del Consiglio regionale abruzzese, Giuseppe Di Pangrazio, commentando gli attentati di Parigi. “Una societa’ europea migliore e piu’ giusta – ha aggiunto – non puo’ costruirsi con la violenza e con la barbarie che tutti insieme dobbiamo contribuire a sconfiggere. Ecco perche’ c’e’ la ferma convinzione che la strada del dialogo e della ragione, del rispetto dei valori della legalita’ e della giustizia sono quelli attorno ai quali dobbiamo rafforzare la nostra cultura di liberta’. In questo senso l’Abruzzo e’ pronto a collaborare con tutte le iniziative che il Parlamento e il Governo intenderanno attuare; gia’ da oggi ho sollecitato il presidenza della Conferenza dei Consigli regionali, Franco Iacop, a convocare una riunione urgente per avviare una riflessione comune su quanto accaduto la scorsa notte”

A Pescara domenica 15 novembre alle ore 11,00 davanti alla Prefettura, in Piazza Italia, l’Associazione Carrozzine Determinate Abruzzo ha organizzato un’iniziativa pubblica, per esprimere la solidarietà al popolo francese e alle tante vittime di questi orribili attentati.

Nel Comune di San Salvo, il Sindaco, Tiziana Magnacca, ha annullato la conferenza stampa in programma oggi, per presentare le manifestazioni inserite nel calendario di “Nottambula Winter Village”.

L’Associazione “Carrozzine Determinate” in solidarietà con le vittime di Parigi annuncia per domani mattina una manifestazione:

“A Pescara domenica 15 novembre alle ore 11,00 davanti alla Prefettura, in Piazza Italia, l’Associazione Carrozzine Determinate Abruzzo ha organizzato un’iniziativa pubblica, per esprimere la nostra solidarietà al popolo francese e alle tante vittime di questi orribili attentati.

Vogliamo manifestare contro il terrorismo, contro la violenza, vogliamo affermare la pace, la giustizia e il rispetto per i diritti umani.

Invitiamo tutti i cittadini ad essere al nostro fianco davanti alla prefettura di Pescara per dire con forza no alla violenza e all’odio.

Il Comune di Pescara ha aderito alla manifestazione. Saranno presente il Sindaco Marco Alessandrini e il Presidente del Consiglio Comunale Antonio Blasioli.

Tra le diverse iniziative, consegneremo una lettera al rappresentante della Prefettura di Pescara per il Presidente della Repubblica francese François Hollande.”

E, intanto, abbiamo avuto conferma, direttamente dagli uffici scolastici da noi telefonicamente interpellati, che una quinta classe del liceo scientifico ‘Galileo Galilei’ di Pescara è rientrata appena ieri mattina da alcuni giorni trascorsi in gita d’istruzione in Francia, proprio nella capitale colpita a morte. Un’altra classe quinta avrebbe, invece, dovuto partire lunedì prossimo, ma il dirigente scolastico ha deciso, dopo aver ascoltato i genitori dei ragazzi in partenza, di annullare la gita di cinque giorni per ovvi motivi di sicurezza.

Sempre da Parigi la drammatica testimonianza via chat di una giovane aquilana: ‘Siamo in un ristorante a la Bastille, credo non molto lontano dal posto in cui è avvenuta la sparatoria- scriveva margherita, 30 anni de L’Aquila ad un’amica in chat poco prima della mezzanotte quando cioè si aveva già contezza della gravità dei fatti parigini. ?Abbiamo cominciato a notare uno strano movimento di sirene e poi di messaggi, hanno cominciato a ricevere tutti telefonate nei tavoli accanto ai nostri. Ad un certo punto hanno cominciato a sbaraccare tutto, quindi siamo stati costretti ad avviarci a piedi. Una volta in strada – raccontava Margherita all’amica- abbiamo percorso dei vicoletti e c’era ovunque polizia con fucili, per non parlare delle ambulanze’. La ragazza saluta l’amica in chat dicendole che a Parigi vi sono altri aquilani che lei stessa conosce: ‘ Non so se domenica riuscirò a tornare in Italia come previsto, speriamo di sì’.

Sui social, intanto, stanno facendo la loro comparsa i primi racconti di abruzzesi a Parigi: Matteo Febo è un giovane attore pescarese che vive e lavora a Parigi. Sul suo profilo Face, ieri sera, ha rassicurato amici e parenti raccontando di esser riuscito a rientrare a casa ‘sano e salvo’ e di aver visto sul volto delle persone incontrate in metropolitana, dove lui lavora, ‘un miscuglio di incredulità, paura e persino menefreghismo e risate…e domani???che facce vedrò domani su quella metro mentre vado a lavoro???’. . Il fotografo aquilano Roberto Grillo e la figlia Alessia, si legge su Facebook, sono riusciti a partire “senza problemi”. Nel Capoluogo francese anche  Margherita Bruno, dell’Aquila, che su Facebook ieri sera ha rassicurato amici e parenti scrivendo, “Siamo a Parigi e al sicuro”.