Pescara: nuova frenata sulla diga da forare

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Pescara: slitta l’apertura della diga foranea, per una nuova osservazione al piano regolatore portuale del Consiglio superiore lavori pubblici.

Pescara: slitta l’apertura della diga foranea, per una nuova osservazione al piano regolatore portuale del Consiglio superiore dei lavori pubblici. Sotto la lente dei tecnici la qualità e la composizione dei sedimenti trascinati a valle dalla corrente del fiume. Si allungano i tempi dell’intervento e c’è un punto interrogativo pure sulle risorse, anche se i fondi europei dovrebbero bastare. Il piano regolatore portuale prevede di forare la diga e lo spostamento delle attuali banchine su fondali più profondi e sicuri, per evitare inquinamento e problemi legati al dragaggio. Ieri, però, il Consiglio superiore dei lavori pubblici ha formulato una seconda osservazione al piano: quantità, composizione e caratteristiche dinamiche dei sedimenti fluviale trascinati a valle dalla corrente, sommate alla richiesta di chiarimenti sugli inquinanti. Una fumata grigia che metterà alla prova uffici tecnici di Regione e Comune che stanno lavorando al progetto.

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