Pescara: perseguitava la moglie da tempo, marito molesto fermato e arrestato

A Pescara marito arrestato per atti persecutori. Alcuni mesi fa aveva costretto la moglie a difendersi con lo spray al ‘peperoncino’. La Polizia lo ha fermato mentre tentava di scavalcare il muro di cinta di casa dei suoceri dove si trovava la donna. 

La Squadra Volante è intervenuta in zona ospedale dove era stata segnalata la presenza di una persona, in grave stato di agitazione, che tentava di scavalcare la recinzione di un’abitazione privata. Giunti sul posto i poliziotti hanno prestato soccorso a madre, padre e figlia tornata a vivere con loro dopo la separazione: erano stati poco prima minacciati dall’uomo che da tempo li perseguita. La donna, da tempo vittima di stalking, era in preda al panico: l’ex marito insistendo a suonare al campanello, urlava e minacciava l’ex moglie e gli ex suoceri. I poliziotti sono scesi in strada per calmare e contenere il soggetto, il quale alla vista degli agenti ha iniziato ad avanzare per accedere nella casa, minacciando tutti i presenti. Gli immediati accertamenti hanno permesso di capire che il soggetto in questione, identificato per D.L.M., pescarese di anni 54 era destinatario della misura di prevenzione dell’ammonimento, emesso il 4 dicembre 2018 dal Questore di Pescara, a seguito di atti persecutori documentati nei confronti della moglie. L’episodio più eclatante lo scorso mese di dicembre quando personale della Squadra Volante è intervenuto all’interno della filiale dell’Ufficio Postale di via Passolanciano dove la donna per difendersi dal marito aveva utilizzato lo spray al ‘peperoncino’. In considerazione delle nuove persecuzioni poste in essere, accertate in flagranza di reato, l’uomo è stato tratto in arresto e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, alla quale dovrà rispondere anche per resistenza, minacce ed oltraggio a P.U. Nel pomeriggio di ieri a seguito di giudizio direttissimo il Gip di Pescara ha convalidato l’arresto ed applicato la misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa.