Pescara, in Comune il destino degli interinali di Attiva

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Nuovo vertice, alle 12 in Comune a Pescara, per la delicata vicenda degli interinali di Attiva. Alessandrini preme per una definizione conciliativa mentre i lavoratori sperano di esser ricevuti dal vescovo Valentinetti.

Dopo l’incontro del 23 dicembre scorso, in Regione a Pescara alle 8 del mattino, conclusosi di fatto con pochi spiragli e un rinvio a dopo Natale, oggi alle 12 ( stavolta in Comune) un nuovo incontro per le sorti degli oltre 60 interinali di Attiva spa. Intorno allo stesso tavolo, nella speranza di raggiungere un livello di dialogo e confronto realmente costruttivo, una rappresentanza dei lavoratori ( assistiti dagli avvocati  Fabio Di Paolo e Carlo Alfani),  i vertici della società che ha in gestione la raccolta dei rifiuti in città, il sindaco Alessandrini e il  vicesindaco Del Vecchio. Un avvio di tavolo decisamente in salita a giudicare dalla posizione ribadita dai vertici di Attiva: la in house del Comune ritiene, infatti, che l’unica possibilità per dare speranze e stabilità occupazionali a parte degli interinali in stato di agitazione sia quella di un nuovo concorso. Posizione che poco e mal si concilia con le aspettative degli oltre 60 interinali certamente forti della sentenza del Tribunale di Pescara che ha riconosciuto ad un loro collega, anche lui interinale da tempo, ‘la conversione’ del contratto da determinato a indeterminato. Sono stati i legali Di Paolo e Alfani a spiegare perchè dal loro punto di vista sarebbe auspicabile un’altra strada, peraltro ben vista dall’amministrazione comunale, ossia quella della definizione conciliativa della vertenza. Sindaco e vicesindaco si sono detti, infatti, ‘umanamente e politicamente disposti a percorrere ogni iniziativa possibile affinchè questi padri di famiglia possano vedersi garantito reddito e lavoro’. Un tavolo terminato intorno alle 13.40 quando le parti si sono date appuntamento all’8 gennaio con un incontro strettamente tecnico: la sensazione è che possa essere quella la data della definizione di una delicata vertenza in piedi ormai da mesi. Intanto, una delegazione di lavoratori, appena ieri, ha chiesto di esser ricevuta dall’Arcivescovo Metropolita di Pescara-Penne, Monsignor Tommaso Valentinetti, affinchè sia massima e corale l’attenzione nei confronti di quella che rischia davvero di assumere i connotati di una vertenza sociale ancor prima e ancor più che sindacale.

Il servizio del Tg8