Operazione antimafia: il clan del Gargano con base a Pescara

Sono accusate di associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga dieci persone raggiunte da misure cautelari eseguite questa mattina dagli agenti delle Squadre Mobili di Foggia e Bari. Tra gli arrestati anche boss ed esponenti di primo piano della criminalità organizzata e mafiosa Garganica. Arresti anche a Pescara e Francavilla al Mare.

Le indagini sono state coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari. Tra gli arrestati anche boss ed esponenti di primo piano della criminalità organizzata e mafiosa Garganica. Secondo gli investigatori, gli indagati agivano tra i territori di Foggia, Manfredonia, Vieste, San Giovanni Rotondo, Pescara e Francavilla al Mare. 5 le misure cautelari in carcere, altrettante ai domiciliari.

Tra questi sono tre gli abruzzesi coinvolti, Stefano Caldarelli, 37 anni di Pescara, e Andrea Scaglione 25 anni di Atri: a loro il compito di gestire la base logistica dell’organizzazione criminale nella nostra Regione, ed in particolare da Montesilvano a Francavilla al Mare. Coinvolto un terzo abruzzese, Christian Serra, 44 anni di Chieti. Di questi solo Caldarelli in carcere, gli altri due ai domiciliari. Le attenzioni degli inquirenti, a seguito di indagini avviate nel 2017 per una serie di omicidi tra malavitosi che operavano tra Vieste e S.Marco in Lamis, nel Gargano, si sono concentrate su alcuni personaggi della criminalità locale. In particolare si è scoperto che Claudio Iannoli, 43enne di Monza ma residente a Vieste, aveva preso in mano le redini del sodalizio dopo l’arresto del boss Girolamo Perna. Sfruttando le sue conoscenze aveva in breve tempo ampliato il suo raggio d’azione caratterizzato, prevalentemente, dal traffico e spaccio di cospicue quantità di stupefacente, in particolare cocaina. Da qui gli accordi con un pregiudicato foggiano, Luciano De Filippo, legato al Clan Sinesi-Francavilla e quelli con il manfredoniano Gaetano Renegaldo del clan dei “Li Bergolis”. Non contento Iannoli si era concentrato anche sul mercato della costa abruzzese, impiantando a Pescara una vera e propria base logistica affidata ai sodali Stefano Caldarelli e Andrea Scaglione. A fare da tramite tra il nuovo boss Iannoli e la frangia abruzzese, Gaetano Renegaldo, del quale gli inquirenti hanno accertato diversi viaggi in terra nostrana. In questi due anni sequestrati oltre due chilogrammi di stupefacente e ricostruita nel dettaglio tutta la rete. Una curiosità, nel pool coordinato dalla Procura Distrettuale Antimafia di Bari, alcune vecchie conoscenze della Polizia pescarese, l’attuale questore di Foggia Mario Della Cioppa, l’attuale capo della Squadra Mobile di Manfredonia Pier Francesco Muriana e l’ispettore superiore Nicolino Sciolè.

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