Chiusura Traforo Gran Sasso: vertice in Procura a Teramo

Ancora in corso un vertice, in Procura a Teramo, per affrontare le tematiche giudiziarie legate alla chiusura del Traforo del Gran Sasso sull’autostrada A24, a partire dal 19 maggio, annunciata dalla concessionaria Strada dei Parchi (SdP) e non ancora revocata.

Un vertice, durato oltre mezz’ora, tra Antonio Guerriero, procuratore della Repubblica di Teramo, gli altri magistrati del pool che si occupa dell’inchiesta sul sistema acqua del Gran Sasso e il capo di Gabinetto del ministero Infrastrutture e Trasporti Gino Scaccia, il presidente e il vice presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio ed Emanuele Imprudente ed esponenti della Protezione Civile nazionale.

Obiettivo dell’incontro: trovare una soluzione alla motivazione addotta da Strada dei Parchi di non voler incorrere nell’accusa di reiterazione del reato in riferimento al processo, con udienza in programma il 13 settembre prossimo, in cui sono coinvolti la stessa Sdp con Infn e Ruzzo Reti Spa.

Il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, al termine del colloquio, ha detto “Alla luce del colloquio fatto con il procuratore di Teramo, mi sentirei di rassicurare Strada dei Parchi che non esiste nessuna conseguenza nel tenere aperte le gallerie. Ribadiamo che la chiusura è un atto assolutamente ingiustificato, una forzatura inutile che vedrà la nostra ferma reazione”.

Il dottor Gino Scaccia ha aggiunto: “Strada dei Parchi si aspetta un atto di discarico di responsabilità che prima del processo nessuno può dare, non si può alterare l’ordine delle competenze. Possiamo e dobbiamo rassicurarli che, se si avviano immediatamente delle opere di riduzione e mitigazione del rischio, nessuno potrà imputare alcunché. E’ una mia personale impressione – ha aggiunto Scaccia – che mi sento di condividere con Strada dei Parchi, cosa che farò da subito, mettendomi in contatto con i loro legali”.