Area di crisi Val Vibrata: la Cgil denuncia ‘ritardi insostenibili’

‘Diventa insostenibile il ritardo nell’erogazione dell’indennità di mobilità in deroga bloccata a giugno 2018’. Così la Cgil Teramo in merito alla crisi della Val Vibrata. Centinaia le famiglie al collasso.

È questa la sintesi di un’assemblea molto concitata che si è svolta presso la sede della CGIL di Nereto con una nutrita rappresentanza degli oltre 300 ( 220 residenti in comuni vibratiani) lavoratori e lavoratrici che, ancora disoccupati dopo il licenziamento da aziende in crisi e la fruizione degli ammortizzatori sociali, hanno diritto a ricevere la mobilità in deroga. La Val Vibrata è stata riconosciuta “Area di Crisi Complessa”.

“Purtroppo gli strumenti messi in atto per reindustrializzare il territorio e creare nuova occupazione non hanno dato i frutti sperati, anzi. I lavoratori hanno manifestato tutto il loro disagio per la totale assenza nel territorio di nuove, credibili  politiche occupazionali ma anche perché la liquidazione dell’indennità di mobilità in deroga ha un ritardo intollerabile: non ricevono più nulla da Giugno 2018 e in questi mesi hanno visto ‘rimbalzare’ le loro domande tra i diversi organi  della procedura di liquidazione (Centri per l’Impiego, Regione, Anpal INPS), senza riscuotere nulla e senza ricevere indicazioni su quando otterranno le loro indennità”. La denuncia è della Cgil Teramo.

Parliamo di appena 700 euro al mese che, in moltissimi casi, sono l’unico sostentamento per centinaia di famiglie.

“Ci si chiede come sia possibile che un diritto sancito e certificato da specifiche norme di legge, con capitoli di spesa ben individuati e stanziati per sostenere le persone già provate dalla perdita di occupazione, siano poi affidate a procedure così farraginose e lontane dai bisogni delle persone- incalza il comunicato della segreteria provinciale della Cgil.

Nell’assemblea è emersa anche la forte delusione di quanti avevano sperato che le risorse dell’ Area di Crisi Complessa, destinate a nuovi siti produttivi, formazione ed ammortizzatori sociali  portassero nel territorio ed a loro stessi una nuova prospettiva di lavoro e di reddito. Purtroppo così non è stato. La Segreteria Provinciale della CGIL chiede un pronto interessamento ed un impegno della nuova Giunta Regionale.